Stefano Pioli sta vivendo un momento nero sulla panchina del Milan. Dichiarazioni forti: il ciclo dell’allenatore in rossonero è finito
La storia d’amore tra Stefano Pioli e il Milan sembra essere agli sgoccioli, almeno questo è quello che pensano in molti. I recenti risultati hanno causato un gran numero di critiche nei confronti del tecnico e la sensazione è che qualche malumore stia campeggiando anche nei senatori del gruppo.
Da Calabria a Giroud e Leao, i gesti sul campo e alcune dichiarazioni hanno dato l’idea di come frustrazione e un po’ di confusione ci siano nell’ambiente rossonero e fino a qualche tempo fa non era affatto così. L’allenatore di Parma è arrivato sulla panchina del Diavolo nel 2019: era destinato a restare solo alcuni mesi, prima di un nuovo ciclo, ma alla fine ha convinto tutti e si è guadagnato la conferma. La società non se n’è assolutamente pentita, visto che da allora ha aggiunto uno scudetto in bacheca, quello del 2021/22, e ha giocato anche una semifinale di Champions League, ben oltre le aspettative. Eppure, oggi qualcosa sembra essersi rotto e la posizione del tecnico non è più così salda, tanto che servirà un’inversione immediata dei risultati, già nella partita contro l’Udinese, per zittire gli scettici.
Adani chiaro sul futuro di Pioli: ora rischia l’esonero
Se fine a qualche mese fa la posizione di Pioli sembrava una certezza, ora l’ex Lazio e Inter dipenderà dalle risposte dei suoi calciatori sul campo.
Ne ha parlato anche Daniele Adani alla ‘Bobo Tv’, sottolineando i segnali che arrivano sul futuro dell’allenatore. “Pioli non è più sopportato dall’ambiente e dalla piazza. Il suo ciclo, secondo me, è finito“, ha detto l’ex difensore. Si tratta di dichiarazioni pesanti, che fanno intendere come ormai la colpa degli insuccessi rossoneri venga data soprattutto a chi siede in panchina, prima ancora che alla squadra. Poi il commentatore ha rincarato la dose:
“Se perde tre partite di fila per me rischia di essere esonerato prima della fine della stagione”. Adani ha fatto capire anche come non sia direttamente un pensiero della società o della squadra, ma che il ciclo sia finito principalmente per la piazza rossonera. Da quello che ci risulta, in ogni caso, la linea della dirigenza è andare avanti con Pioli almeno fino a giugno, a meno di crolli clamorosi in Serie A e in Champions League. In più, l’ipotesi Zlatan Ibrahimovic non scalda così tanto la società, oltre alle dichiarazioni pubbliche di apertura allo svedese.