Dopo l’eliminazione dalla Coppa Italia, si è tornato a parlare del destino del tecnico rossonero: l’erede è già stato pre allertato
Dopo una seconda parte di girone d’andata assolutamente da incubo – basti pensare che in concomitanza della sosta delle nazionali seguita a Genoa-Milan i rossoneri comandavano la classifica, salvo poi perdere tanto terreno da Inter e Juve nelle settimane successive – la squadra di Stefano Pioli sembrava essersi rimessa sui giusti binari a cavallo dell’anno solare.
La vittoria di San Siro contro il Sassuolo e la successiva autoritaria affermazione ad Empoli – con la felice parentesi del 4-1 rifilato al Cagliari in Coppa Italia – avevano fatto pensare che il tecnico parmigiano avesse ritrovato il bandolo della matassa.
Il brusco risveglio era però dietro l’angolo, e si è materializzato nel mercoledì di Coppa Italia contro l’Atalanta, storicamente indigesta per i meneghini. Gli orobici, in una gara contrassegnata da mille polemiche arbitrali, hanno estromesso i rossoneri dalla competizione, ridando fiato alle trombe dei detrattori di Pioli.
Dopo la Champions League se n’è andato così un altro obiettivo stagionale, coi relativi malumori che hanno accompagnato un’eliminazione tanto inattesa quanto dolorosa. La ‘pausa di riflessione’ che dirigenza e proprietà si erano presi dopo il pareggio di Salerno – e che aveva portato ad una sorta di conferma condizionata a Pioli – ha rischiato seriamente di essere riaperta dopo il ko infrasettimanale. Meno male, per tutti coloro che gradirebbero una conferma del tecnico, che Adli, Giroud e Theo Hernandez si sono impegnati a fondo per scacciare i fantasmi dalla panchina rossonera.
Non abbiamo citato tre nomi a caso. Sono i calciatori che hanno messo il loro timbro sull’importante ritorno alla vittoria dei rossoneri, ottenuta a San Siro nel posticipo domenicale della 20esima giornata contro la Roma. Tre punti che hanno allontanato lo spettro di un anticipato addio dell’allenatore parmigiano, che tuttavia è sempre sotto esame da qui a fine stagione.
Secondo il quotidiano ‘La Repubblica’, Cardinale, Ibrahimovic e Furlani non hanno in programma un esonero di Pioli prima della fine della stagione. Ovviamente, qualora la situazione di classifica dovesse complicarsi, e se il Milan non farà strada in Europa League, non sono da escludere colpi di scena.
Qualora si arrivasse ad un cambio nella guida tecnica, il prescelto sarebbe stato già individuato. Si tratta di Ignazio Abate, il brillante tecnico della Primavera che rappresenterebbe quella soluzione interna già caldeggiata da parecchi da quando i rossoneri sono usciti dalla Champions. L’ex bandiera – 10 anni in prima squadra al Milan, a cui aggiungere 5 stagioni nelle Giovanili – non si tirerebbe indietro di fronte alla possibilità di sedere sull’affascinante panchina della prima squadra.
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