Il figlio del sette volte campione del mondo scartato dalla scuderia: esplode un nuovo caso in Formula 1.
La Formula 1 ha da poco ufficializzato le line up dei piloti 2025, con l’annuncio di Andrea ‘Kimi’ Antonelli in Mercedes che ha chiuso di fatto tutte le speculazioni sul caso. Eppure, qualche possibilità di vedere Mick Schumacher di nuovo nella competizione automobilistica per eccellenza vi era, soprattutto perché molti team principal avevano espresso gratitudine nei suoi confronti.
Invece, il figlio del sette volte campione del mondo anche l’anno prossimo guarderà tutti dalla tv. Un peccato visto che l’attuale pilota di riserva Mercedes aveva dimostrato di essere cresciuto non poco prendendo parte a numerose esperienze anche al di fuori del mondo F1.
Ma ciò non è bastato per far si che rientrasse nella porta principale della F1: su questo aspetto si è concentrato suo zio, Ralf Schumacher, che non ha avuto peli sulla lingua principalmente contro James Vowles, team principal della Williams.
L’annuncio più interessante, sebbene del tutto chiaro alla vigilia, era riferito all’arrivo di Franco Colapinto in Williams al posto di Logan Sargeant, autore di prove disastrose al fianco di Albon con la scuderia britannica. James Vowles ha preso la sua decisone, chiamando il 21enne argentino al posto dello statunitense: un grande cambiamento, giudicato negativamente da Ralf Schumacher.
Secondo l’ex pilota Jordan, suo nipote Mick per l’impegno profuso al di fuori della F1 e per qualità innate aveva la possibilità concreta di tornare in Formula 1 dopo due stagioni (ultima esperienza con la Haas nel 2022, non proprio fortunata in termini di risultati). “Dal punto di vista delle prestazioni, è assurdo e non ha senso“.
Per Schumacher insomma le ultime prestazioni di Colapinto non erano nemmeno paragonabili a quelle di Mick; tuttavia, la Williams ha preso la sua decisione mettendo da parte sia l’ex Haas che Liam Lawson, pilota scuola Red Bull.
Proprio Lawson poteva essere potenzialmente un grande sostituto di Sargeant, ma la provenienza del giovane pilota avrebbe impedito a Vowles di prenderselo sotto la sua ala. In più, come riportano diverse fonti vicino alle due scuderie, la Red Bull aveva una clausola di richiamo nei suoi confronti. Insomma, alla fine la Williams ha optato per il pilota a detta sua più bravo sulla carta e meritevole di correre in F1, dopo anni più che ottimi in F2.
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