La disastrosa situazione di classifica potrebbe portare a delle decisioni clamorose: il tecnico rischia grosso dopo appena 6 giornate
E dire che, a parte i difficili incroci con le due milanesi – peraltro disputati tra le mura amiche – il calendario non era stato nemmeno tra i peggiori, considerando lo status di matricola neopromossa. Eppure, con la miseria di due punti conquistati nelle prime sei gare di campionato, la squadra occupa l’ultimo posto della graduatoria in Serie A.
Oltre a lamentare un cronico problema nell’andare in gol – sono appena due le segnature, col solo Empoli che ha fatto peggio con uno, ma la rete contro la Salernitana è valsa tre punti – il club rossoblù sembra non riuscire ad uscire da un impasse che inizia a preoccupare. La grandissima gioia per una promozione al cardiopalma, ottenuta al penutlimo minuto di recupero nel drammatico match col Bari della scorsa stagione, è ormai un lontano ricordo.
Quel che conta, l’unica cosa importante, è il presente. La leggenda del club, artefice del miracolo dello scorso anno, portrebbe rischiare in prima persona. Il presidente, almeno a parole, gli ha confermato piena fiducia, ma la realtà del campo sta mandando segnali via via più inquietanti.
Cagliari in piena crisi, ora rischia anche Ranieri
Quand è arrivato sul finale del 2022 a tentare di risollevare le sorti del Cagliari, che aveva conquistato fino a quel punto appena 22 punti in 18 gare, Claudio Ranieri era stato chiamato all’ennesimo miracolo di una carriera già densa di grandi imprese. Con 35 punti ottenuti nelle successive gare di campionato il tecnico romano aveva trascinato la squadra ai Playoff, con l’incredibile epilogo testé raccontato.
La nuova stagione nella massima serie, pur iniziata con un ottimo pareggio sul campo del Torino di Ivan Juric, non ha regalato alcuna soddisfazione né al patron Giulini né tantomeno all’appassionato popolo sardo. Il quale continua a ritenere intoccabile l’allenatore, considerato una sorta di totem per il club.
Nel calcio però, si sa, i sentimentalisimi devono lasciare spazio all’urgenza dell’attualità, soprattutto quando questa appare grigia come ora. Le prossime gare dei rossoblù – la trasferta di Firenze e il match casalingo con la Roma, ironia della sorte due club ai quali Ranieri è molto legato – determineranno il futuro del mister. Che mai come ora è chiamato a stupire tutti tentando di risollevare la sua squadra dalle sabbie mobili.
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