La campagna dell’Italia a Euro 2024 è finita in modo disastroso e le conseguenze non mancano: arrivano le dimissioni improvvise.
La delusione la fa da padrone in Italia. Sì, perché dopo il successo a Euro 2021, in molti si aspettavano che almeno si tentasse di difendere almeno il titolo, attraverso un gioco nuovo e propositivo, all’insegna del possesso palla e del pressing alto. In realtà, si è visto ben poco di ciò che voleva Luciano Spalletti e la colpa è sicuramente di alcune scelte del tecnico di Certaldo, che hanno creato sempre più confusione nel corso del torneo.
Anche i calciatori ci hanno messo del loro: l’ex allenatore di Inter e Roma ha lamentato mancanza di personalità, citando anche un episodio dietro le quinte. Di sicuro, bisognerà ripartire e non solo dalle questioni di campo, perché il fallimento dell’Italia parte soprattutto dalle mancanze del nostro sistema calcio.
Tra qualche mese, avranno luogo le elezioni per decidere il nuovo presidente federale, che potrebbe dare una nuova linea, ma intanto c’è già chi minaccia le dimissioni dopo la debacle in Germania ed è un grande nome del nostro calcio.
Buffon pensa alle dimissioni da capo delegazione: come stanno le cose
Gigi Buffon sa bene come si vince: l’ha fatto con la maglia della Juve e soprattutto ai Mondiali 2006 con l’Italia, per cui poteva essere un riferimento prezioso per il gruppo azzurro nella spedizione europea. Se le cose sono andate male, di certo non si possono dare tutte le colpe a lui, anzi, ma l’ex portiere sta già pensando concretamente di presentare le dimissioni per il ruolo di capo delegazione.
Buffon sente la responsabilità e, secondo Sky, ha chiesto un confronto con la Figc, in modo tale da elaborare programmi e nuovi progetti in vista delle qualificazioni ai Mondiali 2026 – in mezzo ci sarà anche la Nations League. Intanto, dopo il ritorno in Italia, l’ex estremo difensore aveva fatto mea culpa: “Anche io nel mio ruolo posso aver deluso le aspettative, ognuno si prende le responsabilità del caso”.
A questo punto, l’unica possibilità per evitare le dimissioni è che dal confronto con la Figc emergano elementi progettuali convincenti che possano lasciar pensare a una svolta per l’Italia. Altrimenti tante grazie, ma sarà addio e un ruolo in più da coprire con un profilo adatto per la Federazione.