Sono arrivate delle buone prove da parte degli azzurri impegnati nella novantesima edizione dell’Omega European Masters, ecco i risultati
Si è conclusa la novantesima edizione dell’Omega European Masters, uno degli eventi più longevi eventi del DP World Tour e s’è disputato sul percorso del Crans-sur-Sierre GC (par 70), a Crans Montana in Svizzera. A vincere è stato Matt Wallace, che ha concluso la gara con 269 di score, alla pari con lo spagnolo Alfredo Garcia-Heredia, poi battuto con birdie alla prima buca supplementare.
Wallace aveva il round conclusivo con quattro colpi di margine sullo spagnolo, che ha poi rimontato pazientemente con sei birdie e con l’ultimo alla buca 18. Il golfista inglese, dunque, è stato costretto al playoff, ma Garcia-Heredia si è poi spento perdendo quindi la possibilità di vincere per la prima volta nel circuito. Ci riproverà la prossima volta.
Guido Migliozzi è l’italiano che ha conquistato il risultato più importante, entrando in Top Ten con un grande giro finale. Ha concluso ottavo con 274 (-6) e ha preceduto di un colpo Edoardo Molinari, dodicesimo con 275 (-5). Anche Andrea Pavan si è reso protagonista di un buon percorso, ventiduesimo con 277 (-3), mentre Francesco Laporta è arrivato ventisettesimo con 278 (-2). Risultati buoni per i golfisti italiani con prove di livello durante tutto l’arco della gara.
Omega European Masters, buona prova per gli italiani
E’ la terza Top Ten stagionale per Migliozzi oltre al titolo nel KLM Open dopo che è risalito dalla ventunesima posizione con un round conclusivo in 65 (-5). C’è qualche rimpianto per il 75 (+5) del terzo turno che gli ha impedito di conquistare un piazzamento migliore. Anche Pavan ha recuperato, girando in 65 (-5) rimontando dal quarantottesimo posto, mentre Laporta ha girato con un 64 (-6). Edoardo Molinari ha condotto l’ultimo round nel 70 del par, perdendo terreno, ma nel contesto ha offerto una buona prestazione.
Matteo Manassero e Renato Paratore sono andati out al taglio al 94° posto, Francesco Molinari al 108° con 142 (+2), Filippo Celli 122° con 143 (+3) e Lorenzo Scalise 138° con 145 (+5). Insomma, nel complesso quasi tutte buone prove per i golfisti italiani con Migliozzi in Top Ten, un risultato che poteva essere più prestigioso se non fosse stato per quel terzo turno.
Menzione d’onore per Miguel Angel Jimenez, che a sessant’anni è stato alla 34^ partecipazione al torneo collezionando 723 presenze nel Tour a -1 da David Howell, primatista con 724 presenze a quarantanove anni. Il Tour regala sempre forti emozioni sotto questo punto di vista.