Inflessibili i commissari della FIA presenti in Giappone per il quarto appuntamento del Mondiale di Formula 1: multa per il pilota.
Archiviati gli appuntamenti di Bahrain, Arabia Saudita e Australia, il campionato di Formula 1 è ripartito in quel di Suzuka, sede del Gran Premio del Giappone. Come di consueto, il weekend asiatico si è aperto con le prime prove libere (FP1), utili ai team per preparare al meglio qualifiche e gara. Purtroppo, le squadre non hanno potuto raccogliere troppe informazioni poiché la sessione è stata interrotta a causa di una bandiera rossa. Ma a scaldare il paddock ci ha pensato un’altra questione.
Nemmeno il tempo di rompere il ghiaccio, infatti, ed è subito arrivata una comunicazione ufficiale dei commissari della FIA, inflessibili con un pilota che ha infranto di un pelo il regolamento. Il fatto si è registrato proprio durante le FP1 e ha visto protagonista Lance Stroll. Cosa è successo nel dettaglio? Sembra una barzelletta, ma è tutto vero: l’alfiere dall’Aston Martin è stato punito perché colto in “eccesso di velocità“.
GP Giappone, Lance Stroll beccato dai commissari: la sanzione è clamorosa
Nel dettaglio, la ‘contravvenzione’ in questione è avvenuta durante le fasi finali delle prime prove libere. Il pilota canadese stava rientrando ai box ed ha imboccato l’apposita corsia senza particolari problemi. Solo che a un certo punto dev’essersi distratto, perché la velocità rilevata dai sensori piazzati in pit lane era leggermente oltre il limite.
C’è da dire che i commissari sono stati estremamente fiscali, dal momento che il buon Lance ha sforato la soglia massima consentita di appena 0.9 km/h (andava a 80.9 km/h quando il limite è di 80 km/h). In ogni caso, però, resta un’ingenuità che un pilota del suo calibro non dovrebbe commettere. Un’ingenuità tradottasi in una multa abbastanza clamorosa, che ha scatenato un po’ di chiacchiericcio tra appassionati ed addetti ai lavori.
Lance Stroll, infatti, è stato sanzionato dai commissari del Gran Premio di Giappone con una multa di 100 euro. Una cifra che sta facendo parlare di sé certamente non per le conseguenze sul portafoglio del 25enne canadese, bensì per la sua ridicolezza considerato il contesto. In molti si chiedono: a cosa serve infliggere una sanzione del genere ad un pilota che guadagna milioni di euro a stagione? Beh, in effetti, anche noi ce lo chiediamo. Sarebbe molto interessante ascoltare la risposta degli uomini della FIA.