Il mondo della Formula 1 è ancora nel caos e sotto shock per quanto accaduto, i tifosi non lo hanno ancora perdonato per quanto successo in pista.
Il Gran Premio di Monaco ha regalato sorprese ed importanti colpi di scena. In primis la vittoria della Ferrari e di Charles Leclerc. Un successo che mancava da quasi due anni (l’ultima volta nel Gp d’Austria nel 2022). Senza dimenticare Carlos Sainz che è arrivato sul podio conquistando un terzo posto di tutto rispetto. Allo stesso tempo ha fatto molto discutere il sesto posto ottenuto dal campione del mondo Max Verstappen (per nulla abituato a rimanere fuori dal podio).
Un Gran Premio che, però, verrà ricordato anche per via dell’incidente causato in partenza da Kevin Magnussen alla guida della sua Haas. Il danese ha colpito da dietro la vettura Red Bull di Sergio Perez. Quest’ultimo ha rischiato davvero grosso. Fortunatamente il messicano è riuscito ad abbandonare la pista sulle sue gambe, ancora incredulo e sotto shock per quanto gli era accaduto.
Stessa sensazione che hanno, in questo momento, gli amanti della Formula 1. Nel mirino delle critiche (ed anche degli haters) ci è finito proprio Magnussen che ha provato a discolparsi. Tutto questo, però, potrebbe anche non bastare visto che, alle porte, c’è l’ombra della squalifica nei suoi confronti.
Subito dopo la fine del Gran Premio il danese ha commentato, a caldo, quanto era accaduto con il collega Sergio Perez. Il nativo di Roskilde ha tentato il sorpasso sul messicano, ma senza successo. Anzi, rischiando di compiere una vera e propria strage. Il suo provare all’inserirsi all’interno non ha dato i frutti sperati. Il sorpasso è impossibile e la collisione è inevitabile. Magnussen tocca il posteriore della vettura del messicano che va a muro.
La Red Bull, dopo il contatto, viene completamente distrutta. Le Haas sono costrette al ritiro immediato. Il danese sa benissimo di aver commesso un grave errore che poteva costare molto caro al pilota messicano. Anche perché si trova al limite della superlicenza. Segno del fatto che, con un altro sgarro, sarà punito con il race ban (squalifica per un weekend di gara).
Dinanzi alle telecamere ha rivelato di non sapere affatto se verrà aperta, o meno, una indagine su quanto successo in pista. La squalifica, però, è un qualcosa a cui considera. A chi gli chiedeva il motivo di quel sorpasso risponde: “Mi trovavo lì all’interno. La mia ruota anteriore era accanto al suo pneumatico posteriore. Lui è andato poi a muro. Mi aspettavo che lasciasse un po’ di spazio, ma non sono apparso dal nulla” conclude il danese.
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