Il doppio podio di Monza, che si va ad aggiungere a quelli precedenti del Mondiale, ha attirato e non poco l’attenzione sulla McLaren.
La scuderia inglese ha infatti ridotto le distanze sia nelle classifica costruttori che in quella piloti dalle rivali RedBull e Ferrari, sfruttando a proprio favore un elemento della monoposto che in teoria dovrebbe essere “illegale”. Questo ha inevitabilmente fatto scattare una polemica senza eguali, con Christian Horner, team manager della Red Bull Racing, che ha senza troppi scrupoli “minacciato” la FIA nella speranza che la Federazione possa fare qualcosa per risolvere questa situazione, che rischia seriamente di mettere nuovamente in discussione la corsa al titolo.
Protagonista indiscussa degli ultimi weekend di corsa la McLaren, che grazie ai podi di Oscar Piastri e Lando Norris a Monza, e non solo, è riuscita a calmare il gap in classifica rispetto alle rivali Ferrari e RedBull. Dopo un inizio di stagione complicato, dunque, la scuderia britannica è riuscita ad ingranare la marcia giusta, senza però qualche polemica proveniente dall’esterno in merito a delle tecnologie non legalissime che Seidl starebbe utilizzando e studiando insieme ai suoi meccanici.
Dietro al successo della McLaren, comunque, ci sarebbe un segreto che nelle scorse ore sarebbe stato svelato, con conseguente scatenamento di critiche e polemiche in questo caso soprattutto dalle rivali, con RedBull in prima vista, che negli ultimi weekend ha visto seriamente mettere in discussione la corsa al titolo quando invece sembrava essere chiusa da tempo.
Ma cos’è che starebbe facendo arrabbiare Horner e gli altri team principali della F1? Scrive formulapassion.it, che la McLaren, così come la Mercedes, sfruttano come tutte le altre scuderie per la loro monoposto l’aerodinamicità attiva con qualche vantaggio in più però, visto che le telecamere on board mostrano in modo evidente come i flap degli alettoni anteriori siano pesantemente deformati dalla “spinta” esercitata dall’aria alle alte velocità, quasi come se fossero più elastici, nonostante tutte le macchine in pista siano perfettamente legali.
Con l’ascesa della McLaren la RedBull ha visto essere messa seriamente a repentaglio la sua corsa al titolo. Per questo motivo il team manager della scuderia austriaca, Christian Horner, nel post gara di Monza ha detto in conferenza stampa di avere fiducia nel lavoro che la FIA svolgerà in queste settimane per indagare sui britannici, anche se ha allo stesso tempo voltato faccia minacciando praticamente un po’ tutti.
L’ex pilota ha infatti lasciato intendere che se le cose non dovessero andare come lui, la RedBull e gli altri team manager del paddock si aspettano, anche la sua monoposto potrebbe essere modificata lavorando con i meccanici “in quella direzione”. Staremo a vedere, con le polemiche che non si placheranno almeno fino al 2025, data alla quale la FIA ha rinviato ogni sorta di decisione.
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