Nessuno si aspettava le parole di Frederic Vasseur: Ferrari, i tifosi adesso stentano a credere all’annuncio del Team Principal.
Sin dal suo approdo in quel di Maranello al posto di Mattia Binotto le cose in Ferrari sono cambiate, evidentemente migliorate. Quest’anno, dopo stagioni comunque caratterizzate dalla grande distanza da Red Bull e Verstappen, sembrava potesse essere arrivato il momento della svolta.
Una Ferrari che, da Barcellona in poi, ha lottato contro se stessa per rimanere competitiva e attaccata ai tempi fatti dal tre volte campione del mondo e leader ancora oggi della classifica piloti. Non un solo passo indietro ma molteplici, visto che il primo pacchetto di aggiornamento installato in terra iberica ha creato uno scompenso importante soprattutto sul fondo della SF-24 (modificato solo da qualche giorno, da allora) che ha portato un rimbalzamento importante sulla maggior parte dei tracciati.
A prendere il posto di Ferrari come anti-Verstappen ci ha pensato la McLaren che ha alternato da un paio di mesi a questa parte sia Norris che Piastri al vertice della Formula 1. Al di là della Scuderia di Woking anche Mercedes ha detto la sua con Russell e soprattutto il futuro ferrarista Lewis Hamilton che ha vinto sia a Silverstone che nel GP del Belgio, a Spa.
Ora come ora, però, l’attenzione di Vasseur è sulla costruzione di un team che possa essere decisamente più competitivo e forte in ottica 2025. Una manciata di ore fa il Team Principal del Cavallino Rampante ha detto la sua sui prossimi arrivi, smentendo alcuni rumors di mercato e – di conseguenza – pure la grande curiosità dei fan della ‘Rossa’.
Un paragone azzardato e a tratti assai incoerente. Ai microfoni de ‘Il Corriere della Sera’ si è finalmente sbottonato sulle trattative che hanno portato e porteranno volti nuovi in Ferrari da qui a fine anno, in ottica 2025. E a tal proposito il francese ha finito per spegnere pericolosamente gli animi dei tifosi.
L’idea di accogliere Adrian Newey non ha mai scaldato in maniera evidente il cuore di Vasseur che ha sempre ribadito come il gruppo venga prima dell’individualità e “1+1 non sempre fa 2”. Una posizione netta, chiara che ha di fatto allontanato in via definitiva il genio dell’aerodinamica che ad oggi sembrerebbe essere ad un passo dalla firma con Aston Martin. La verità, per cavilli burocratici legati all’addio alla Red Bull, la conosceremo in via ufficiale solo nel mese di settembre.
Parallelamente ha aggiunto: “Ho sempre detto che il gruppo viene al primo posto. Vale per tutti: ingegneri, piloti, per chiunque. Le pretazioni non sono generate dalla somma dei talenti ma dalla giusta combinazione di tanti fattori. Il PSG ha sempre preso i migliori eppure non ha mai vinto la Champions League. Noi, invece, siamo sulla buona strada”.
Una posizione che stona e appare evidentemente incoerente, però, con lo sforzo multimilionario per portare a Maranello Lewis Hamilton, sette volte campione del mondo e pilota più vincente della storia della Formula 1, che correrà per la Ferrari a 40 anni. Con l’addio di Cardile in direzione Aston Martin, si attende l’annuncio dell’arrivo di almeno un paio di figure nuove. “Il nuovo direttore tecnico arriverà dall’esterno”, aveva qualche mese fa detto Vasseur a ‘Formulapassion.it’ riferendo come l’annuncio ufficiale fosse stato pianificato dopo il GP di Monza.
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