Contatti e trattative, il pilota era stato vicino alla Ferrari anche se poi non andò in porto: i dettagli.
Manca sempre meno all’inizio della nuova stagione di Formula 1. Tra pochi giorni si scenderà in pista per il primo appuntamento, in Bahrein, dove le scuderie si daranno battaglia alla ricerca dei primi punti dell’anno.
Favorita è sempre la Red Bull che, al netto delle problematiche intero che stanno vivendo, ha sconvolto tutto il circus con una monoposto quasi priva di pance, come a voler sfidare la Mercedes su un campo dove le frecce d’argento avevano fallito. Mercedes e Ferrari inseguono, nel tentativo di colmare il gap con il team di Milton Keynes, alla ricerca di una vetta che manca ormai da molto tempo.
Tema centrale è, chiaramente, il futuro di Mercedes, alla ricerca di un nuovo pilota che possa sostituire Lewis Hamilton l’anno prossimo e, ovviamente, il futuro di Ferrari. La firma di Hamilton ha riacceso, a Maranello, la speranza di tornare a vincere un mondiale. Tra le varie discussioni, però, sono emersi dei retroscena interessanti proprio relativi alla Ferrari e alla sua ricerca di piloti.
Ferrari, Daniel Ricciardo era un obiettivo: i dettagli
Regina del mercato con l’ingaggio di Lewis Hamiton a partire dalla stagione 2025, Ferrari continua a far parlare di sé attraverso una serie di indiscrezioni emerse in merito alle stagioni passate.
A parlare questa volta è stato Daniel Ricciardo, che in un incontro con i media ha svelato di aver avuto dei contatti con la scuderia di Maranello. Siamo alla fine nel 2020, la Ferrari si è classificata al sesto posto della classifica costruttori con Leclerc e Vettel, c’è bisogno di un cambiamento. L’anno successivo arriverà Carlos Sainz, che tuttavia non è stato l’unico a parlare con Ferrari per sostituire il tedesco uscente e affiancare il monegasco.
“Ci sono state delle trattative. Ma non è mai stato come dire: ‘Ecco il contratto, vuoi firmarlo?’ Non c’è mai stata una vicinanza pazzesca“, ha dichiarato Ricciardo cercando di smorzare gli animi. “Ho avuto un approccio semplice. Mi son detto che se funziona e i tempi sono giusti allora può succedere, ma non ho puntato tutto su questo. È un team prestigioso ma è una squadra come le altre“, ha concluso Ricciardo.