Presto sarà tempo di riflessioni in quel di Milton Keynes. Le parole del team principal non lasciano spazio all’interpretazione
Reduce da una stagione conclusa in maniera dominante, nel 2023 la Red Bull si è confermata sul tetto del mondo conducendo un campionato ai limiti della perfezione. Trascinata da un SuperMax Verstappen, la compagine austriaca si è aggiudicata 21 delle 22 gare in calendario (a tali successi vanno aggiunti i 5 nelle 6 Sprint Race) conquistando il titolo costruttori con sei appuntamenti di anticipo. Un bottino incredibile, che ha consegnato agli uomini di Milton Keynes una serie di record difficilmente eguagliabili. Si pensi alla cifra monstre di 860 punti conquistati, ben 451 in più rispetto alla Mercedes seconda classificata (409).
Se c’è stata però durante l’anno una nota stonata all’interno della Red Bull quella è il rendimento altalenante offerto da Sergio Perez. Protagonista di un buon inizio di stagione, condito da due vittorie nei primi quattro GP, il messicano è incappato in un lungo passaggio a vuoto, contrassegnato da errori madornali per un pilota della sua esperienza e da performance molto al di sotto delle aspettative. Tanto da spingere i vertici della squadra a valutare l’idea di sostituirlo a campionato in corso con Daniel Ricciardo, attualmente in forza all’AlphaTauri, scuderia satellite delle “Lattine”.
Nel finale di stagione Checo è poi riuscito a rialzare la china, salvando il sedile (anche per il 2024) e centrando il secondo posto della graduatoria iridata. Ma il confronto complessivo con i numeri di Verstappen è davvero impietoso: l’olandese ha portato a Milton Keynes più del doppio dei punti racimolati dal classe ’90 di Guadalajara.
Va da sé che in casa Red Bull, nonostante la conferma di Perez per il prossimo Mondiale (come da contratto), abbiano cominciato a riflettere in ottica futura. Ne ha parlato il team principal Christian Horner durante un’intervista concessa a Sky Sports UK.
“Checo è il nostro pilota, vorremmo tenerlo per il 2025“, ha affermato Horner ai microfoni della nota emittente satellitare. Il manager britannico, però, ci ha tenuto al contempo a sottolineare che darebbe ulteriore fiducia al messicano soltanto se questi dovesse trasmettere una certa affidabilità: “Tutto dipende da come si comporterà rispetto al suo compagno di squadra“. In caso di flop alla Red Bull non mancherebbero le alternative: “Il 2024 è un anno importante. Molti contratti dei piloti stanno per scadere, e abbiamo grandi talenti nella nostra scuderia”, ha concluso il 50enne di Leamington riferendosi ai potenziali sostituti di Perez.
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