La Roma potrebbe perdere Paulo Dybala al termine di questa stagione. L’offerta per il calciatore argentino lascia di sasso i giallorossi
José Mourinho sta cercando di risalire partita dopo partita la classifica di Serie A dopo un inizio difficile. Sono stati tanti i passi falsi della Roma, non solo nel gioco ma anche dal punto di vista dei risultati.
Contro il Lecce rischiava di arrivarne un altro, in un match da portare a casa a ogni costo per il club della Capitale. Alla fine ha prevalso l’orgoglio e soprattutto hanno avuto la meglio le qualità tecniche dei singoli che hanno permesso alla squadra di casa di ribaltare la gara nei minuti di recupero. Non a caso, quella contro i pugliesi è stata la sfida che ha segnato il ritorno in campo di Paulo Dybala dopo l’infortunio.
La Joya è un elemento essenziale per lo Special One, il collegamento tra centrocampo e attacco, soprattutto il facilitatore di una manovra che stenta a decollare. La sua palla in profondità per Romelu Lukaku è valsa la vittoria e prima ha rischiato in almeno due occasioni di trovare la rete personale con giocate d’alta scuola. A fine anno, però, il suo percorso alla Roma potrebbe volgere al termine per il dolore dei tifosi, per cui da due anni è un idolo.
Le sirene dell’Arabia Saudita suonano per Dybala
La continuità fisica resta l’unico neo di Dybala, che proprio non riesce a lasciarsi alle spalle gli infortuni che spesso hanno limitato la sua carriera.
La Roma, in ogni caso, ci punta forte, ma il calciomercato potrebbe portare l’argentino lontano dai giallorossi e dall’Italia. Dopo i tanti anni alla Juventus e al Palermo, prima dell’esperienza agli ordini di Mourinho, il classe 1993 potrebbe cedere alla corte dell’Arabia Saudita. Secondo quanto riporta ‘fichajes.net’, infatti, sono due i club della Saudi Pro League a sfidarsi per portarlo in Medio Oriente e, come sempre, a suon di milioni. Sul tavolo ci sarebbe una cifra da 40 milioni di euro che potrebbe far decollare l’affare.
Certo, c’è da verificare quale sia davvero la volontà di Dybala e se sarebbe disposto a lasciare così presto l’Europa e la porta principale per la vetrina internazionale, anche in ottica nazionale argentina. Di sicuro, il dossier che lo riguarda diventerà caldo nei prossimi mesi e a primavera potrebbero già arrivare le prime sorprese.