Si continua a parlare della scelta del numero uno azzurro che ha creato polemiche tra gli addetti ai lavori e diviso gli appassionati.
Jannik Sinner si è preso la scena del tennis internazionale vincendo nel giro due mesi tre importanti tornei: il Masters 1000 di Toronto e gli Atp 500 di Pechino e Vienna. Grazie a tali risultati, l’azzurro è entrato nella top-5 del ranking, attestandosi come la quarta forza del circuito maggiore. Un risultato storico per il movimento nostrano, visto che solo Adriano Panatta, nel 1976, era riuscito a spingersi così in alto dopo il trionfo al Roland Garros.
Prima di ottenere il prestigioso triplete, Sinner aveva disputato un ottimo inizio di stagione raggiungendo due finali ed arricchendo la sua bacheca con un altro titolo, quello agguantato all’Atp 250 di Montpellier. Nell’aria si percepiva molto chiaramente che il suo percorso di crescita fosse in procinto di arrivare ad una svolta. Tuttavia, durante mesi, il giovane nativo di San Candido è stato più volte vittima di critiche feroci.
Sinner, il forfait continua a far discutere: il parere dell’ex capitano
Gli ultimi attacchi hanno iniziato a registrarsi ad inizio settembre, quando l’azzurro, di comune accordo con la FITP, ha annunciato il suo forfait per la fase a gironi della Coppa Davis 2023. Una decisione motivata con la necessità di ricaricare le batterie dopo l’intensa parentesi sul cemento americano. Parte degli appassionati italiani, nonché alcuni media, hanno ritenuto tale giustificazione troppo debole per rinunciare alla convocazione in maglia azzurra: il risultato è stato un vero e proprio massacro mediatico, fatto anche di dubbi sulla «italianità» del personaggio in questione.
Ebbene, a poco più di un mese di distanza, la scelta di Sinner si è rivelata quella giusta. In primis: nonostante la sua assenza, la selezione guidata da Pippo Volandri è riuscita a staccare il pass per le Finals di Davis senza riscontrare particolari problemi. In secondo luogo: Jannik si è reso protagonista dell’exploit di cui vi parlavamo prima anche perché ha potuto godere del tempo per riposare o dedicarsi al perfezionamento del suo gioco. Quest’ultimo è un aspetto che ha voluto sottolineare uno che di tennis ne capisce qualcosina, ovvero Corrado Barazzutti. “Sì, Sinner ha avuto ragione a fare quella scelta. Ora arriverà alle Finals di Torino da giocatore più in forma del circuito. In queste ultime settimane Sinner è il giocatore più forte del mondo”, ha detto l’ex numero sette al mondo ed ex capitano del team azzurro. Ammutoliti scettici e opinionisti da divano.