Arrivano le parole incoraggianti del campione del mondo sull’esordio del corridore italiano in forza alla Mercedes: ecco cosa ha detto.
Poche ore non bastano per cancellare una delusione, che resta tale sebbene lui come al solito abbia fatto il massimo e per poco stava persino riuscendo a vincere la sua ennesima corsa: Max Verstappen a Miami non ha vinto, ma alla fine a lui gli va bene lo stesso poiché è consapevole che la “vera” RB20 non è stata ancora messa in mostra.
A vincere a Miami, davanti a Max e a un ottimo Charles Leclerc (l’altro ferrarista, Carlos Sainz, è stato punito dai commissari e fatto scivolare dalla quarta alla quinta posizione), è stato Lando Norris della McLaren. Norris ha vinto finalmente un Gran premio, dopo tanti podi e secondi posti, e sui social circolano diversi video nei quali lo stessi Max si congratula con lui per una vittoria in un certo senso decisa dalla sorte.
A confermare lo spirito gentile di Max ci sono anche le recenti parole sul giovane italiano in forza alla team Prema della F2 (ma sotto contratto con la Mercedes): Andrea Kimi Antonelli.
F1, Verstappen parla di Antonelli
Se non fosse stata per la Fia e per i vari team dell’epoca, Max Verstappen non avrebbe mai dimostrato al mondo dei motori il suo talento. Quella deroga di cui si parla oggi in relazione ad Antonelli, gli fu concessa senza troppi giri di parole: il figlio d’arte dimostrò sin da subito, vestendo i panni dell’allora Toro Rosso, di possedere tutto pur di esordire in Formula 1, a 17 anni e senza passare nemmeno per la F2.
E ora è lo stesso Max a parlare della situazione di Andrea Kimi Antonelli, che avrebbe tutte le carte in regola per esordire al Gran premio di Monza sul sedile della Williams, i cui motori come è noto sono forniti dalla Mercedes. Per il campione olandese, i 40 punti per la Superlicenza non sono così importanti, ciò che conta è il talento del pilota. “Questa regole dei 40 punti fu introdotta a causa mia e non riguarda solo Andrea, può impedire a chi ha talento di entrare in F1″, ha detto l’olandese ripreso Motorsport-Total.
Insomma, per Max se uno ha talento per entrare in F1 anche se non ha 18 anni non dovrebbe avere ostacoli di fronte a se: “Se un pilota di 17 anni è molto veloce e magari ha solo 20 punti, perché non potrebbe correre in Formula 1?”, si chiede ancora il pilota Red Bull.