Sono ore travagliate per il team di Formula 1, trascinato in tribunale dopo quanto successo qualche mese fa: le ultime notizie.
La stagione 2024 di Formula 1 è ormai entrata nel vivo. Questo weekend in Florida si correrà il Gran Premio di Miami, sesto appuntamento del calendario che andrà in scena sul suggestivo circuito sviluppato attorno all’Hard Rock Stadium. C’è grande attesa per l’evento americano – il primo dei tre previsti in terra statunitense -, sempre molto apprezzato da appassionati ed addetti ai lavori per imprevedibilità e spettacolo.
Ma l’attenzione di appassionati ed addetti ai lavori non è rivolta soltanto alla vicende pista. A tenere banco nel paddock e sui social vi sono infatti diverse questioni diventate parecchio calde nelle ultime ore. L’addio di Newey alla Red Bull, ad esempio, così come l’evoluzione di un mercato piloti in forte fermento. Il tema più bollente, però, riguarda una squadra trascinata in tribunale da uno degli uomini che, fino a qualche mese fa, rivestivano un incarico di considerevole importanza al suo interno.
I protagonisti in questione sono Guenther Steiner e la Haas. Il manager altoatesino e la compagine americana si sono separati alla vigilia della stagione, evidentemente in maniera piuttosto burrascosa. Tanto che l’ormai ex team principal ha deciso fare causa alla squadra per alcune questioni irrisolte legate all’utilizzo della sua immagine nel merchandising: l’accusa è che la Haas non gli avrebbe corrisposto delle commissioni, andando a violare gli accordi formalizzati al momento della firma del contratto.
“Haas F1 si è rifiutata di pagare al signor Steiner l’importo dovuto in base al suo accordo di lavoro. Dopo aver accettato per anni i benefici della reputazione, dell’esperienza e delle profonde connessioni del signor Steiner all’interno dello sport, la Haas F1 non può negare al signor Steiner i benefici che si è guadagnato“, recitano i documenti depositati al tribunale di Mecklenburg (North Carolina).
Altra accusa mossa dal dirigente di Merano alla Haas riguarda il fatto che il team americano starebbe continuando a vendere merchandising utilizzando il suo nome e il suo volto senza autorizzazione e senza che la squadra gli abbia ancora corrisposto le royalties sui diritti d’autore relative alle ultime tre stagioni. “Haas F1 non ha risarcito il signor Steiner per l’uso non autorizzato del suo nome, immagine e somiglianza dopo la cessazione del suo rapporto di lavoro”, continua il documento.
Ad oggi, non è dato sapere qual è effettivamente il risarcimento preteso dall’altoatesino e qual è la posizione della Haas in merito. Nelle prossime ore ne sapremo di più. Certo è che in Florida si prospetta un weekend infuocato nella porzione di paddock occupata dalla compagine di Banbury.
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