Lewis Hamilton e Max Verstappen fianco a fianco in un super dream team: un annuncio clamoroso affronta l’argomento
I due migliori piloti di questa generazione si sono contesi alla morte il titolo mondiale del 2021 e sarebbero in grado di dare spettacolo a parità di macchina. Esiste un problema grandissimo di convivenza, però, che non può essere sottovalutato.
Un Mondiale come quello del 2021 è purtroppo un lontano ricordo rispetto a quello che abbiamo appena vissuto. Un duello serratissimo tra Hamilton e Verstappen che ha tenuto tutti con il fiato sospeso e che ha creato una serie interminabile di polemiche. Alla fine è stato l’olandese a spuntarla, con tutta la serie di discussioni sull’operato di Michael Masi e la Direzione Gara di Abu Dhabi.
La Mercedes e Lewis cercano vendetta da quel giorno, ma a causa di una vettura poco competitiva nelle ultime due stagioni non sono mai riusciti ad avvicinarsi a Super Max. La speranza del driver inglese è quella di potersi giocare almeno un altro titolo iridato prima di appendere il casco al chiodo. La chance è legata ad una rinascita delle Frecce d’Argento e ad un progetto W15 finalmente azzeccato. Negli scorsi mesi, tuttavia, il sette volte campione ha provato a sondare il terreno anche con altre squadre, tra cui proprio la Red Bull (oltre alla Ferrari).
La prospettiva di avere un dream team composto da Verstappen e Hamilton non era pura utopia, anzi. I due campioni nello stesso box è stata un’idea che ha sfiorato i vertici della Red Bull, ma che si è resa impraticabile. Alla fine Helmut Marko si è espresso per il no secco, capendo che non fosse la strada giusta da intraprendere. Troppo difficile gestire due fenomeni di questa caratura, anche per un team sapientemente guidato da un manager d’esperienza come Christian Horner.
A pensarla così è anche Johnny Herbert, ex pilota di Formula 1 tra il 1989 e il 2000, nonché compagno di squadra di Michael Schumacher ai tempi della Benetton.
Intervistato da planetf1.com, Herbert ha dichiarato: “Come avvenuto con Prost e Senna ai tempi della McLaren, anche Lewis e Max non sarebbero gestibili insieme. Non si possono avere due piloti d’élite nella stessa squadra“. Insomma un pensiero piuttosto condivisibile da un punto di vista manageriale ma di certo un gran peccato per il pubblico, che proprio dal duello tra Ayrton e Alain ha tratto alcune delle scene più emozionanti degli anni ’80.
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