Grandi protagonisti della Ryder Cup, i fratelli Molinari sono legatissimi in campo ma divisi dal tifo: in casa tra loro è derby
C’è un fil rouge che unisce la Ryder Cup 2010 e quella appena mandata in archivio al ‘Marco Simone’ di Guidonia, anche se per tutti si è giocata a Roma. Quel filo è rappresentato dai fratelli Molinari, che c’erano allora come adesso.
In realtà con due ruoli completamente diversi, perché in Galles per la prima volta due italiani dopo i fasti di Costantino Rocca giocavano insieme con l’Europa. Due fratelli poi, una cosa mai vista. Francesco era dentro da un po’. Edoardo era entrato di prepotenza vincendo lo Scottish Open subito prima dell’Open Championship.
Non solo una presenza di folklore però. Con il loro mezzo punto in coppia erano stati decisivi per la vittoria dell’Europa contro gli Stati Uniti. Una magia che poi non si è più ripetuta nelle edizioni successive. Chicco ne ha vinte altre due, una da protagonista assoluto nel 2018 a Parigi totalizzando anche il record assoluto di 5 punti.
Edoardo invece era sempre rimasto fuori, almeno fino a quest’anno. Già alla fine del 2022 Luke Donald, capitano europeo, lo aveva scelto come vice capitano per due motivi: il primo era legato al fatto di conoscere perfettamente il campo. Il secondo per la sua abilità statistica, perché il maggiore dei Molinari da anni dà i numeri, ma quelli giusti, confrontando ogni caratteristica dei giocatori.
In estate è arrivata anche la scelta di Francesco come vice, non potendo questa volta essere in campo per uno stato di forma non ottimale. E così ancora una volta hanno messo il loro marchio sulla Ryder Cup europea.
Francesco e Edoardo Molinari, campioni nel Golf ma divisi dal calcio: in casa è derby
A separarli c’è poco più di un anno, anche se entrambi fin da piccoli si sono dedicati subito al golf. Ma c’è un altro sport nel quale proprio non vanno d’accordo, nonostante non lo pratichino. In casa dei due professionisti torinesi è derby, quello d’Italia.
Edoardo tifa Juventus, mentre Francesco è nerazzurro. Una vera eccezione, perché in realtà tutta la famiglia ha il cuore legato alla storia dei bianconeri. Ma in effetti, come aveva confermato lui in un’intervista del 2018 a La Gazzetta dello Sport, alla base della scelta c’era proprio quello: essere diverso da tutto il resto dei Molinari.
In realtà però il suo cuore è diviso a metà. L’Inter prima di tutto, quella di Ronaldo il Fenomeno e del Triplete con Mourinho. Ma anche il West Ham, che ha una storia altrettanto importante anche se meno prestigiosa.
Una passione che ha cominciato a coltivare nel 2009, quando si è trasferito con la moglie (e poi sono arrivati due figli) a vivere a Londra. Merito anche del fatto che quell’anno sulla panchina degli Hammers ci fosse Gianfranco Zola che è suo amico oltre che ottimo golfista dilettante.
Uniti dal golf, divisi dal calcio i fratelli Molinari e lo dimostrano anche le loro scelte. Edoardo ha aperto la sua Golf Academy al Royal Park I Roveri, alle porte di Torino, che è il circolo di proprietà della famiglia Agnelli. Francesco invece la inaugurerà in Sardegna.