Game over per il commissario tecnico, Luciano Spalletti: trambusto in casa Italia, l’esonero arriva in diretta.
Un Europeo assolutamente da dimenticare per gli Azzurri. Ai limiti dell’umiliante per i campioni in carica dell’Italia che si fermano agli ottavi di finale contro la Svizzera di Yakin (eliminata successivamente ai rigori dall’Inghilterra). Le polemiche, di certo, non sono affatto mancate. Il primo ad entrare nel mirino delle critiche è esclusivamente una persona: Luciano Spalletti.
Sui social network il mister di Certaldo è stato pesantemente criticato dai tifosi per via delle sue scelte (tecniche e tattiche) e per non aver dato quell’impronta di gioco come nei due anni di Napoli (con ottimi risultati). Tra i tantissimi commenti negativi, però, spunta quello di uno dei suoi sostenitori più affermati.
Si tratta di Fabio Caressa che, di certo, non gliele ha mandate a dire. L’attuale giornalista e telecronista di ‘Sky Sport‘ è ritornato a parlare in merito alla bruciante sconfitta contro gli elvetici. Un ko che, secondo il romano, si poteva benissimo evitare visto che gli avversari erano tutto, tranne che “imbattibili”.
Italia, Spalletti nel mirino delle critiche: Caressa ci va già duro
Anche Caressa si unisce al coro di chi ha affermato (in particolar modo sul web) che i giocatori non sono stati messi nelle loro giuste posizioni: “Bastava metterli nelle loro posizioni naturali, non era molto difficile“. Tantissimi i dubbi sulla preparazione fisica giudicata “non sufficiente”.
Di conseguenza si sofferma anche su uno degli argomenti molto accesi come il famoso “Blocco Inter“: “Era partito bene dicendo di volerlo riproporre. Però ha sbagliato la preparazione fisica. Erano sottotono visto che non giocavano da un mese“.
Sulla sfida degli ottavi Caressa si sofferma sulla formazione che avrebbe schierato lui: “Nel secondo tempo difesa a 3 con Darmian, Buongiorno e Bastoni. Sulle fasce avrei puntato su Dimarco e Cambiaso. A centrocampo Jorginho, Barella a centrosinistra e Frattesi senza fargli una testa così con le istruzioni. In attacco Chiesa e Scamacca“.
Con i “se” e con i “ma” però non si va da nessuna parte. Nonostante sia trascorsa più di una settimana dall’eliminazione (e brucia ancora) in molti “chiedono” l’esonero di Spalletti. Di certo non da Caressa che, però, si aspettava molto di più dal ct. Tra l’altro una ipotesi allontanata categoricamente da Gravina che intende puntare ancora sull’ex Napoli per conquistare un posto ai prossimi Mondiali.