Il mondo del calcio ricorda la scomparsa dell’ex calciatore che dopo la carriera era diventato un malvivente: ora si è suicidato.
I lutti nel mondo del calcio italiano sono innumerevoli e in questo periodo stiamo dicendo addio anche a vecchie glorie che hanno scritto pagine indelebili di storia. Più volte, purtroppo, è capitato anche a calciatori che hanno lasciato famiglia e compagni di squadra improvvisamente, ma questa volta passa alla cronaca la morte di un ex calciatore che dopo la carriera era diventano un malvivente.
La notizia è arrivata poche ore fa dalla Svizzera e ha lanciato nello sconforto tanti tifosi che hanno ammirato le gesta del calciatore quando era in attività prima di cambiare vita, mettendosi dalla parte sbagliata ed esattamente contraria ai valori dello sport e della civiltà.
Svizzera, annuciata la morte di Marco Muller
La vita di Marco Muller è stata una storia clamorosa, passata dai campi di calcio alle condanne mai scontate perché era diventato un malvivente ricercato da tutta Europa. Il percorso di Muller ha attraversato il mondo dello sport e della criminalità, e oggi si può raccontare una storia più unica che rara nel suo genere.
Muller era un vero e proprio talento del calcio svizzero. Ma poi è passato alla storia per aver lasciato il mondo dello sport e per essere diventato rapinatore di banche.
Marco Muller è stato trovato morto dopo 36 anni di latitanza dalla polizia. Negli anni ’70 era noto al grande pubblico per essere una giovane stella del calcio: ha giocato con lo Young Boys, una squadra di punta della Super League svizzera.
Muller si è suicidato gettandosi sotto un treno
Marco Muller era soprannominato il “Robin Hood” svizzero. Circa metà della sua vita l’ha trascorsa in clandestinità e in latitanza per scappare dal suo passato criminale, fatto di rapine in banca. È stato ricercato per molti anni ma non ha mai scontato del tutto le sue pene. Non è sempre rimasto fuori dalle carceri, anzi.
In passato è stato arrestato ma è stato anche un abile “showman” delle prigioni, riuscendo ad evadere, facendo diventare la sua figura davvero leggendaria nella storia criminale. Dopo 36 anni di latitanza, la sua vita si è conclusa tragicamente: il corpo è stato scoperto lungo una linea ferroviaria vicino alla sua città natale di Bassecourt.
La Procura ha escluso il coinvolgimento di terzi, avvalorando la tesi del suicidio.
Morto il Robin Hood svizzero: due fughe dalla prigione
Negli anni ’80 Muller mise a segno diverse rapine a banche e furgoni portavalori che gli permisero di arricchirsi abbastanza per rendere la sua vita un vero e proprio film. Come già ricordato, è diventato famoso anche per le evasioni dal carcere.
La prima evasione dal carcere del capoluogo cantonale del Giura, dove era detenuto per rapine nel Giura e a Neuchatel: dopo essere scappato inviò alla polizia cantonale giurassiana una cassa di Cognac per Natale, per sottilineare la sua beffa. La seconda e definitiva evasione fu dal carcere di Thorberg dove era rinchiuso per essere processato per due rapine a portavalori a Ginevra e Delemont.