Arrivato l’accordo e la firma per una grande notizia che riguarda il golf e soprattutto un passo avanti verso l’inclusione: tutti i dettagli
Questa mattina è stato siglato un accordo importantissimo, l’ennesimo passo per un golf sempre più inclusivo verso le persone più fragili. E’ arrivata, quindi, la firma a Cavriglia tra Le Miniere Golf Club e la cooperativa sociale Koinè. Una firma volta a favorire la pratica del golf per le persone più fragili.
Ma non è finita qui, perché sono anche previsti dei corsi di formazione per la manutenzione delle aree verdi e delle strutture del Golf Club. Dunque, si avranno anche dei nuovi posti di lavoro. Sono arrivate le parole del sindaco di Cavriglia, Leonardo Degl’Innocenti O Sanni riportate da ‘La Nazione’: “Le terre sono quelle scavate nel secolo scorso dai minatori per estrarre la lignite destinate alla centrale elettrica, è un luogo unico in Italia“.
Prosegue il sindaco: “C’è stata la valorizzazione di una vasta area destinata a turismo e sport, percorsi di benessere, centro polivalente, parco giochi. Il Golf Club è nato per l’iniziativa di un gruppo di appassionati con la quale collabora il Comune. Con le attività promosse con Koinè il golf in questo modo è veramente un’attività per tutti“.
Golf inclusivo, la soddisfazione dei presidenti
A firmare l’intesa saranno i presidenti Leno Chisci ed Elena Gratteschi: “La disciplina sportiva del golf può rappresentare un’opportunità straordinaria per realizzare nuovi progetti di socializzazione e abilitazione per alcune di queste persone. La società sportiva dilettantistica Le Miniere Golf Club è impegnata da sempre nel promuovere in tutte le fasce d’età, con o senza fragilità, il golf”.
Ci sono già degli ambiti di attività individuati da Koinè e Le Miniere: “Possibilità di visita al Club di gruppi per conoscere le attività con fruizione degli spazi di aggregazione e socializzazione. Inoltre, dei piccoli gruppi di adolescenti possono avvicinarsi alla pratica sportiva accompagnati da un educatore della cooperativa e da un maestro del Golf Club”.
Chisci e Gratteschi hanno poi fatto sapere che lavoreranno a progetti di formazione e tirocini individuali o di gruppo di manutenzione per le aree verde e le atre strutture del centro. Il percorso, inoltre, è volto anche “all’organizzazione di eventi sui temi sportivi e della fragilità sociale, oltre alla programmazione congiunti per operatori dei rispettivi settori”. Insomma, un passo sempre più decisivo verso il golf come sport di inclusione su tutti i livelli.