Golf e turismo viaggiano ormai a braccetto in tutto il mondo e Roma offre un panorama ricchissimo di campi: ecco i più suggestivi.
Il turismo legato al golf sta diventando una voce importante nell’economia delle regioni italiane, non strettamente le grandi città. Perché chi gioca, spesso ha in macchina la sua sacca e gli stranieri sono attratti dai circoli italiani. Vale anche per Roma e il suo circondario, che vantano alcuni tra i migliori campi d’Italia e d’Europa.
Non tutti lo sanno, ma il primo circolo aperto in Italia, nel 1903, è stato propri uno della Capitale. Stiamo parlando del Circolo del Golf Roma Acquasanta, attivo ancora oggi in tutta la sua bellezza. Un campo da 18 buche par 71, lungo circa 6.000 metri lungo la via Appia Nuova. Un percorso mai banale, fatto anche di dislivelli importanti e con una vista mozzafiato sul mausoleo di Cecilia Metella e sull’acquedotto.
Sempre a Roma, ma ancora più vicino al centro della città, ecco il Parco di Roma che è poco distante dal Ponte Milvio, all’interno del parco regionale di Veio. Anche in questo caso 18 buche, disegnate dall’architetto americano P. B. Dye, ammirando il Cupolone di San Pietro in lontananza. Difficoltà e bellezza panoramica, divertimento garantito.
Stesso discorso per il Golf Club Parco de’ Medici, sulla strada che da Roma porta a Fiumicino: in tutto tre percorsi di nove buche con diverso ostacoli d’acqua nei fossati e nei laghetti. Si trova nel nell’area dello Sheraton Resort.
Sulle colline romane invece il Country Club Castelgandolfo: 18 buche, par 72 e circa 6.250 metri all’interno in una villa del ‘600 che ospita la Club House. L’area è stata disegnata dal celebre architetto statunitense dell’architetto Robert Trent Sr. Ed è tutta circondata da alberi secolari.
Ma non è tutto, perché a nord della capitale sulla via Cassia, ecco l’Olgiata Golf Club che nel 2019 ha ospitato anche gli Open d’Italia ottobre ha ospitato l’Open d’Italia. Diciotto buche disegnate fra pini marittimi e altri ostacoli.
Più recente è il Fioranello Golf Club: altre 18 buche ma par 70 per quasi 5.600 metri, a pochi chilometri da Frascati e ai confini con il parco archeologico dell’Appia Antica. Fondato nel 1979, in realtà fu completato poi nel 1990.
Tra Roma e dintorni anche il Tiber Golf Club e Tevere Golf, ma per ultimo abbiamo tenuto il circolo che ci ha rappresentato nel mondo solo pochi mesi fa. Perché per la prima volta nella storia la Ryder Cup è stata ospitata in Italia e la scelta è caduta sul Marco Simone Golf & Country Club.
Il circolo voluto dalla famiglia Biagiotti, a soli 15 km dalla Capitale ma con una vista incantevole su tutte le bellezze romane, è stato piacevolmente invaso da oltre 200mila persone a fine settembre 2023. Tutti lo hanno apprezzato, a cominciare dai giocatori europei e statunitensi in campo.
Il progetto originale, disegnato dall’architetto di fama mondiale Jim Fazio, ha subito alcune modifiche, in vista della Ryder Cup 2023, dal figlio Tom Fazio. Una lunghezza massima di 7.299 metri, par 72 e buche disegnate in mezzo alla natura, con ostacoli d’acqua complicati ma affascinanti.
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