Golf in tv, la soluzione di Rory McIlroy fa discutere: un insolito annuncio

Rory McIlroy ha detto la sua su come riprendere gli ascolti del golf in tv: il gioco sta faticando a decollare e la sua soluzione è alquanto insolita

Rory McIlroy e Tiger Woods hanno deciso di fondare una lega di golf virtuale in cui si sfidano settimanalmente delle squadre e le partite durano due ore. Si tratta di una soluzione molto interessante che sta coinvolgendo tanti fans, per una nuova versione del gioco che sta attraendo un pubblico più giovane.

McIlroy gioca a golf
Golf in tv, la soluzione di Rory McIlroy fa discutere: un insolito annuncio (ANSA) Tshot.it

Nell’ultimo evento disputato, la sfida ha visto di fronte proprio le squadre di McIlroy e Woods, vinta di misura da quella di Tiger per 4-3. E’ stato molto entusiasmante per i fans vedere questo spettacolo sia sul campo virtuale, sia sul campo reale. La Tomorrow’s Golf League, nota anche come TGL, ha tutte le carte in regola per imporsi dal punto di vista televisivo. Tant’è vero che l’ultima sfida è stata seguita da una media di 864 mila spettatori.

Si cercano soluzioni per rendere il PGA Tour più attraente dal punto di vista televisivo per coinvolgere più spettatori possibili. Da quando esiste LIV, infatti, si riescono a fare grandissimi numeri soltanto nei grandi tornei, quando sono coinvolti tutti i golfisti migliori.

La soluzione di Rory McIlroy per aumentare gli ascolti nel golf

McIlroy, dunque, ha rilasciato alcune dichiarazioni riportate da ‘GOLF.com’: “Il consumatore di golf potrebbe stancarsi un po’ di tutto ciò che è a sua disposizione. Quindi ridimensionarlo un po’ e forse avere un po’ più di scarsità in alcune delle cose che facciamo, come la NFL, penso che potrebbe non essere una brutta cosa. Penso che 47 o 50 tornei all’anno siano davvero troppi”.

McIlroy gioca a golf
Golf in tv, la soluzione di Rory McIlroy fa discutere: un insolito annuncio (ANSA) Tshot.it

Il mondo del golf non ha considerato che forse, per emergere ancor di più, debba proporre meno eventi. In pratica, un PGA Tour più piccolo di quello attuale. Può darsi che proprio il fatto di avere meno eventi possa indurre il Tour a selezionare meglio le sue risorse e a indurre i giocatori a fare gli stessi tornei, con più fans che si collegano davanti alla tv.

Ma questa è soltanto un’ipotesi, perché nonostante l’augurio di McIlroy, il golf va in una situazione diversa. Nei prossimi mesi si continuerà a cercare un accordo con LIV per un Tour congiunto. Probabilmente è questa la strada su cui puntano tutti, anche se l’accordo sembra lontanissimo da raggiungere e serva ancora tanto lavoro.

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