La Ryder Cup sarà l’evento clou dell’annata golfistica appena cominciata. Ufficializzata una novità epocale in vista della prossima edizione
Gli appassionati di Golf avranno segnato in rosso le date del 26-28 settembre sul calendario dell’anno che è appena iniziato. In quel weekend, sul Black Course di Bethpage a New York, si disputerà l’edizione 2025 della Ryder Cup.
A due anni di distanza dal trionfo del team Europe nell’edizione 2023 che si è giocata al Marco Simone Golf Club di Guidonia Montecelio, gli Usa proveranno a riprendersi il trofeo in casa dove la loro imbattibilità perdura dal 2012, anno dell’epica rimonta della selezione europea a Medinah nell’ultima giornata.
A 9 mesi dal grande evento, già scelti i due capitani. L’Europa si affiderà nuovamente a Luke Donald, artefice del citato trionfo in Italia, mentre gli Usa hanno scelto Keegan Bradley, attuale numero 12 del ranking mondiale. Quest’ultimo, grazie alla concessione del PGA Tour, potrà convocare alla Ryder 2025 anche i golfisti statunitensi che hanno aderito alla lega LIV araba, possibilità finora preclusa a Donald per il Team Europe.
Ryder Cup, accordo epocale per il Team Usa
Non sarà questa l’unica novità che riguarderà la selezione statunitense nella prossima edizione di Ryder Cup. Per la prima volta, infatti, nella storia della competizione i 12 convocati del team USA più il capitano saranno pagati per partecipare all’evento.
Il PGA Tour ha deliberato la concessione di un gettone di presenza di 500.000 dollari per ogni membro del team, accettando la richiesta che era già stata formulata – invano – per l’edizione del 2023. Una decisione all’epoca accolta non senza polemiche da alcuni membri della squadra che si presentarono in campo senza cappellino in segno di protesta. Tra coloro che protestarono al Marco Simone Golf Club c’era anche l’attuale numero due del mondo Xander Schauffele, vincitore lo scorso anno di due tornei Major ovvero il British Open e il PGA Championship.
Schauffele è in campo in questo al The Sentry alle Hawaii, uno dei tornei più ricchi sul PGA Tour. Interpellato sulla citata novità epocale prevista in Ryder, il golfista statunitense ha fatto una puntualizzazione importante precisando quanto segue: “Tutti i soldi che incasseremo per giocare la Ryder andranno in beneficienza. Sarà un’opportunità per donare soldi a chi ne ha bisogno. Guadagniamo tanti soldi durante l’anno e per questo, quando possiamo, siamo felice di aiutare gli altri.”
L’accordo tra il PGA Tour e i golfisti prevedeva già che 300 dei 500.000 dollari di compenso fossero devoluti ad enti ed associazioni benefiche. Evidentemente ci sarà chi, come Scheffler, donerà l’intero compenso, un scelta non difficile per chi in carriera ha accumulato, finora, un prize money di 56 milioni di dollari.