Incredibile incidente occorso alla giocatrice svedese Daniela Holmqvist che è stata morsa da un ragno durante il giro di una gara di qualificazione per l’Open di Canberra in Australia. La 24enne svedese aveva da poco effettuato il tee-shot quando ha percepito un forte dolore e bruciore a una gamba: i caddie hanno visto un ragno dal dorso rosso scappare e hanno avvertito la ragazza che non si è persa d’animo e, afferrato un tee, si è incisa proprio in corrispondenza al morso facendo fuoriuscire buona parte del veleno iniettato dal temibile aracnide. Nonostante la disavventura è poi riuscita anche a finire il giro sotto il controllo dei medici di gara.
Capita spesso di incontrare animali pericolosi sui campi da golf: vi abbiamo ad esempio parlato di squali, di coccodrilli persino di orsi oppure di emù. Ma quelli più insidiosi sono quelli più piccoli e subdoli, che non si vedono, ma che purtroppo si sentono. Chiedetelo a Daniela Holmqvist. La 24enne giocatrice svedese è stata infatti morsicata a una gamba durante un match in occasione delle qualificazioni per l’Open di Canberra in Australia. “Da oggi mi chiamerete Spider Woman? È sempre meglio che Lady Canguro“, ha ironizzato Daniela, che ora ci scherza su.
Ma nella mattina era parso da subito un fastidioso contrattempo: è vero che il ragno dal dorso rosso non miete vittime dal 1955 ossia da quando è stato creato l’antidoto, tuttavia non fa mai piacere essere punti da un insetto pericoloso, seppur ormai neutralizzato. Per non parlare del dolore dato che il veleno distrugge le cellule con le quali entra in contatto e rischia anche di causare danni gravi all’apparato cardiovascolare e neurologico. Il fattaccio è accaduto sulla quarta buca.
Daniela Holmqvist ha dimostrato sangue freddo quando ha preso il tee – ossia il supporto di legno o plastica da infilare nel terreno per alzare la pallina durante il primo colpo della buca – e incidendosi proprio in corrispondenza della ferita. “È uscito diverso liquido bianco – ha raccontato – e non è stato un bello spettacolo, però mi ha permesso di continuare a giocare“. Insomma, non solo si è auto-medicata, ma ha addirittura terminato la partita. Grande prova di coraggio e determinazione.