Non sono soltanto un accessorio per stupire gli amici, ma una componente fondamentale del gioco: come scegliere i guanti da Golf.
Giocare a golf è anche una questione di scelte, quelle che ci accompagnano fin dalle prime volte. Non ci sono solo le mazze e le palline, che pure rimangono componenti fondamentali. Ma anche l’abbigliamento. E quello dei guanti da golf è un capitolo importante, che nessun giocatore deve trascurare fin da quando comincia.
In realtà guanti è una parola sbagliata perché salvo rarissime eccezioni, che esistono anche tra i professionisti, è bene usare il singolare. Per giocare e praticare golf ci serve un guanto che ha molteplici funzioni e non è solo un accessorio per farci belli con gli amici.
Due sono le sue caratteristiche fondamentali, quelle da tenere in conto quando lo andiamo a scegliere non siamo ancora sufficientemente esperti. La prima è che ci aiutano a preservare le mani in presenza di agenti atmosferici avversi, come l’acqua e il freddo. La seconda però è che soprattutto quando fa caldo, migliorano la presa sul grip ed evitano la formazione di bolle o calli sulle dita.
E allora vediamo insieme quali sono alcuni consigli dettati dal buon senso, perché in realtà mentre per i bastoni e le palline ci sono misure da rispettare, per i guanti no. Il primo crocevia è capire quale sia la nostra mano dominante, cioè quella che ci serve per fare forza e direzione ai colpi. Se siamo destri, il guanto andrà nella mano sinistra e viceversa.
Perché non si indossano due guanti? In realtà la risposta è semplice: quando impugni la mazza è fondamentale che la mano più in basso (la sinistra per i destrorsi, la destra per i mancini) riesca a fare bene presa. Quindi non è solo un vezzo, ma un particolare tecnico.
Come scegliere quindi i migliori guardi da golf quando si inizia a giocare? Come per chi va a sciare i guanti e gli scarponi devono essere comodi, pratici e funzionali, lo stessi è per i golfisti. Con le scarpe si macinano chilometri in campo, con l’abbigliamento dobbiamo essere a nostro perfetto agio per rendere al meglio.
Il guanto in particolare ci deve permettere di muovere e piegare al meglio le dita, in tutte le condizioni meteo. Ecco perché, esattamente come per le scarpe, deve essere provato per trovare la misura giusta. Ci sono quelle standard, quindi le taglie, ma non è detto che tutto si adatti a tutti.
E i materiali? In genere sono due, a cominciare dalla pelle che ha il sapore dell’antico ma visto in chiave moderna. Garantiscono il giusto mix tra morbidezza, traspirabilità e praticità. Sono in genere più sottili, ma in caso di pioggia diventano un peso.
Negli ultimi anni sempre più sono aumentati i guanti sintetici, realizzati con materiali traspiranti e che non hanno problemi anche quando si inzuppano. Durano più a lungo, garantiscono maggiore grip anche in condizioni meteo sfavorevoli, lasciano respirare la mano grazie a piccoli fori praticati sul disegno. In alternativa ci sono comunque i guanti specifici da pioggia, che un giocatore dovrebbe tenere sempre nella sacca.
Infine non è una caratteristica ma un consiglio, anzi due. Dopo aver effettuato un colpo, come vedi sempre fare da professionisti e amatori, togli il guanto: ti aiuterà a sudare di meno e a non rovinarlo. E per lavarli, segui i consigli di chi l’ha prodotto, facendoli asciugare bene.
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