Lewis Hamilton sta preoccupando seriamente i tifosi e gli addetti ai lavori Ferrari con la sua situazione attuale: è davvero incredibile quanto è accaduto.
Il sette volte campione del mondo lascerà la Mercedes al termine di questa stagione e tutti i riflettori sono puntati sul suo sbarco a Maranello. Eppure il suo rendimento in questo 2024 sta destando seri dubbi sullo stato di forma attuale.
Il 2024 della Formula 1 rischia di trasformarsi in un grande anno di transizione, con pochissima bagarre in pista e con gli occhi già rivolti al 2025. Max Verstappen e la Red Bull hanno ripreso la corsa verso il successo esattamente da dove l’avevano lasciata e l’aspetto più interessante resta l’Hornergate.
Proprio a causa delle guerre intestine a Milton Keynes si potrebbe arrivare a dei clamorosi addii, come quello del fenomeno olandese e di Adrian Newey. In casa Ferrari sono alla finestra per accogliere Lewis Hamilton (e chissà forse anche il progettista inglese della Red Bull) e sperano di chiudere come hanno iniziato, da seconda forza staccata.
Quello che a Maranello preoccupa, proprio in ottica futura, è però il rendimento sin qui mostrato dal sette volte campione del mondo. Avevamo lasciato un Hamilton tirato a lucido nel 2023, primo dei terrestri, alle spalle del duo delle “lattine energetiche”, con un consistente terzo posto finale nella Classifica Piloti e un buon margine sul compagno di box George Russell. Ora tutto sembra essere cambiato e il piatto dopo le prime due gare della stagione piange.
Hamilton non era mai partito così male da quando esiste il nuovo sistema di punteggio, tranne che in una circostanza. Nel 2009 ottenne appena un paio di punti, frutto di una squalifica a Melbourne e un nono posto a Sepang. Quest’anno è a quota 8, con una settima piazza in Bahrain e la nona di Gedda. Russell è andato sempre più forte di lui (quarto nella generale) anche in Qualifica.
A quanto sembra la W15 progettata dalla Mercedes sembra calzare a pennello per le caratteristiche del più giovane inglese mentre non esalta lo stile di guida del “Re Nero”. Qualche riflessione sull’avvio di Lewis è stata fatta anche a Maranello, dove temono che il passare degli anni possa condizionare lo smalto del “Baronetto“. D’altronde quando sbarcherà in Italia avrà già compiuto 40 anni e questo rischia di essere un piccolo handicap per la lotta ai massimi livelli.
Se poi Verstappen dovesse realmente firmare per le “Frecce d’Argento” questo discorso potrebbe essere acuito ancor di più. La speranza è che con il passare delle gare Hamilton ritrovi anche la motivazione che forse ora gli sta mancando.
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