Lewis Hamilton è stato indirettamente tirato in ballo nel confronto con Michael Schumacher e il giudizio farà molto discutere gli appassionati.
Si fa un gran parlare in ogni disciplina sportiva di chi sia stato il più grande e non sempre i semplici numeri possono giustificare tale scelta. Hamilton e Schumacher sono appaiati a sette titoli, ma l’inglese proverà a battere ogni record con la Ferrari.
Nei test prestagionali in Bahrain la Mercedes si è un po’ nascosta non mostrando il suo reale potenziale. Se dal canto loro Red Bull e Ferrari hanno fatto capire di cosa sono capaci, sia sul passo gare che sul giro secco, a Brackley hanno preferito lavorare sulla consistenza della vettura, sull’affidabilità e sul degrado gomme, ma con carichi di benzina spesso differenti.
Russell e Hamilton sono stati favorevolmente impressionati dai miglioramenti della W15 e non ne hanno fatto mistero. Anche Toto Wolff è apparso positivo e spera di poter essere della bagarre con gli altri top team. L’ultimo anno di Lewis Hamilton alla guida delle Frecce d’Argento fa omaggiato nel giusto modo e non sarebbe male per lui lasciare con un bel successo. Finora la coppia con George Russell è apparsa molto ben assortita e nei due anni trascorsi insieme hanno prevalso in classifica una volta per uno.
La scora stagione il terzo posto di Lewis ha assunto un valore piuttosto importante, proprio in virtù dei risultati molto meno buoni del compagno di box. Uno come l’ex Williams sa apprezzare però il fatto di avere un tale campione al fianco, una fonte di ispirazione e insegnamento.
Durante il Day-2 dei test in Bahrain, George Russell ha partecipato alla conferenza stampa dei piloti e tra i vari temi trattati c’era anche quello relativo a Lewis Hamilton. Condividere l’esperienza in Mercedes con un campione tale non è una fortuna che capita a tutti.
“Sono stato compagno di squadra di quello che probabilmente è il più grande pilota di tutti i tempi”. Il classe ’98 ha quindi esaltato la figura del collega, ponendolo al di sopra di mostri sacri come Schumacher e Senna, e guardando i numeri potrebbe in effetti essere proprio così, anche se molti puristi e appassionati la pensano diversamente.
Russell non si è sbilanciato più di tanto su chi vorrebbe come sostituto di Hamilton al suo fianco, non prediligendo né una figura più esperta (Alonso) né una più giovane (Antonelli o Albon). Per lui si tratta di portare la Mercedes verso una nuova era in cui dovrà non far rimpiangere un campione come il #44 e magari cercare di bissarne i successi.
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