Lewis Hamilton non vive un grande momento sulle piste. Il futuro pilota Ferrari ha anche ricevuto una sanzione nelle prove libere.
Ad una settimana circa dal primo gran premio stagionale in Bahrein, vinto senza alcuna difficoltà dal solito Max Verstappen, i piloti sono tornati in pista sul vicino circuito di Gedda, per la corsa in Arabia Saudita. Circuito diverso ma stesso risultato, ancora un successo del campione del mondo.
Torniamo però alla giornata di giovedì, quando sono andate in scena le prime prove libere, con risultati piuttosto sorprendenti. Fernando Alonso, il veterano spagnolo dell’Aston Martin, è risultato essere il più veloce nei test di Gedda. Seguito da un’altra sorpresa: George Russell, il pilota della Mercedes, che ha chiuso le PL2 con un onorevole secondo piazzamento.
Se Russell sembra essere a proprio agio con la nuova Mercedes ideata e messa in piedi dagli ingegneri di Brackley per questo 2024, il suo compagno di scuderia Lewis Hamilton fa ancora fatica. Il settimo posto in Bahrein, seguito dal nono in Arabia, suonano come un campanello d’allarme per il campione iridato della F1, il quale ha dimostrato di non avere ancora feeling giusto con la vettura pure nelle libere dei giorni scorsi.
Hamilton, tempi negativi e manovre sbagliate a Gedda
In entrambe le prove libere del giovedì a Gedda, Hamilton si è piazzato all’ottavo posto. Troppo poco per uno dei piloti più importanti ed esperti del Circus, che, come ricordiamo bene, tra un anno correrà sulla monoposto rossa della Ferrari.
Al termine delle PL2, Hamilton è stato anche convocato dalla Direzione Gara per un pericoloso impeding su Logan Sargeant all’altezza della curva 10, con il pilota statunitense della Williams che ha schiavato per poco la collisione.
Hamilton è stato per questo ammonito per la manovra pericolosa e senza senso, anche se i giudici hanno deciso di non infliggergli alcuna penalità in vista delle qualifiche ufficiali. La Mercedes però si dovrà accollare una sanzione di 15.000 euro, frutto di una giornata a dir poco storta, come commentato dal britannico.
“Mi mancava un po’ di fiducia nel posteriore della vettura – ha commentato il futuro ferrarista –. Abbiamo lavorato sull’assetto da una sessione all’altra e abbiamo cambiato un po’ la macchina. Ho avuto alcuni momenti di difficoltà e su una pista ad alta velocità come questa bisogna avere piena fiducia”.