Per una volta le statistiche condannano Jannik Sinner, che deve inchinarsi al primato del rivale: tifosi increduli.
Abbiamo speso fiumi d’inchiostro e occupato migliaia di pagine web per elencare tutti i primati, personali e assoluti, nazionali e mondiali, stabiliti da Jannik Sinner nel suo incredibile viaggio verso la vetta del ranking mondiale, iniziato ufficialmente nello scorso ottobre con la vittoria nel torneo di Pechino.
Dalla kermesse cinese in avanti, il fenomeno di San Candido non ha fatto altro che incamerare titoli, infrangendo record e riscrivendo talvolta dei primati di precocità che resistevano da tempo immemore. Erano per esempio 23 anni – dai tempi di Lleyton Hewitt – che un tennista non vincesse il primo torneo successivo al primo Major vinto in carriera.
Non era poi mai accaduto che qualcuno, a soli 22 anni, fosse capace di iniziare il nuovo anno con 16 vittorie consecutive nel circuito, come ha fatto Jannik prima di essere battuto da Carlos Alcaraz ad Indian Wells. L’azzurro è anche il più giovane di sempre ad aver disputato 3 finali a Miami, nonché il primatista, con margine, dell’ATP Race 2024.
Solo relativamente al tennis italiano poi, Sinner sta già riscrivendo la storia a suon di record battuti: primo italiano a diventare numero due del mondo, giocatore con più titoli ATP (13) messi in bacheca, tennista che più ha guadagnato nel corso della sua carriera da montepremi dei vari tornei (siamo già ad oltre 21 milioni di dollari, con oltre 4 milioni incassati nel solo 2024). Insomma, un vero ciclone. Un tornado capace di vincere 25 degli ultimi 27 incontri disputati nel nuovo anno. Eppure, proprio sulla statistica dei match vinti, Jannik deve inchinarsi ad un vero stakanovista del circuito.
Casper Ruud supera Jannik Sinner: il dato non mente
C’è un atleta, uno che fa dell’etica del lavoro, della resilienza, del non mollare mai (doti probabilmente affinate alla Rafa Nadal Academy, nella quale si è allenato dall’età di 19 anni) il suo marchio di fabbrica. Parliamo di Casper Ruud, già da considerarsi il tennista norvegese più forte di tutti i tempi, uno che ha già in bacheca 3 finali in tornei dello Slam.
Ebbene Ruud non ha certo vinto quanto Jannik, né nel 2024 né in carriera – pur avendo tre anni in più dell’altoatesino – ma gioca tanto. Tantissimo. Non si ferma mai. Dopo Melbourne, in cui uscì al terzo turno per mano di Cameron Norrie, lo scandinavo ha partecipato ai tornei di Los Cabos, poi al Mexican Open, al Sunshine Double (Indian Wells e Miami) negli USA, e all’Estoril. Prima ovviamente di raggiungere la finale a Monte Carlo e trionfare la settimana successiva a Barcellona.
Il risultato è che, pur avendo vinto un solo titolo, Ruud è stato capace di vincere ben 29 incontri in questo avvio di 2024. Jannik Sinner, fermo a 25, deve quindi inchinarsi all’infaticabile norvegese, la cui resistenza fisica può essere un fattore decisivo anche nel prosieguo della stagione.