La scomparsa di un ex calciatore non può che essere una perdita importante per tutto il mondo del calcio, specie se in giovane età.
La passione per lo sport e per il calcio in modo particolare unisce tante persone nel nostro Paese ed è stata spesso all’origine di rapporti importanti che si sono poi tramandati nel tempo. E’ più che naturale affezionarsi ai protagonisti che abbiamo la possibilità di vedere in campo e che riescono a emozionarci con le loro giocate come se facessero parte della nostra quotidianità, per questo non si può che essere felici quando accade loro qualcosa di bello.
Allo stesso tempo, però, non può che esserci un forte dispiacere non solo in caso di grave infortunio per uno di loro, ma anche quando qualcuno viene a mancare, specie se in modo improvviso e ancora in giovane età. Questo è quello che è accaduto nelle ultime ore, in seguito alla scomparsa di un ex calciatore che si era fatto amare da tutti anche al di fuori del terreno di gioco.
Il riferimento è ad Andrea Ropelato, che si è spento a 49 anni a causa di una grave malattia con cui lottava da tempo. La sua morte ha segnato in maniera fortissima il calcio trentino, nel corso della sua carriera ha infatti difeso per diverse stagioni la porta della Valsugana Scurelle.
Nell’ultimo periodo le condizioni dello sportivo si erano estremamente aggravate, per questo aveva iniziato una terapia sotto forma di cure palliative a Borgo, che è stata provvidenziale per alleviargli il dolore. La famiglia non ha mancato di ringraziare chi si è occupato di lui recentemente, con un’attenzione particolare nei confronti di Matteo, che lo ha assistito con grande dedizione.
Una volta appesi gli scarpini da calcio, Ropelato era riuscito a farsi apprezzare dalla comunità della zona in cui viveva, che è stata evidentemente toccata dalla tragica notizia. Lui era infatti stato vice comandante dei vigili del fuoco di Spera e aveva partecipato assiduamente all’associazionismo e al volontariato della zona. Tanti lo ricordano anche per essere stato attivo nell’associazione cacciatori.
A piangerlo sono in modo particolare il figlio Leonardo, la mamma Renata, il papà Ezio, la sorella Laura con Francesco, e i nipoti Giordano e Luca. Tra le persone che hanno scelto di ricordarlo c’è l’allenatore Alex Dellagnolo, che ha sottolineato quanto lui fosse importante per la squadra: “Sarà un super portiere con le ali anche in cielo ne siamo sicuri”.
“Ci mancherà il suo grande cuore. Quando stava bene non perdeva un allenamento o una partita. Poi è peggiorato e per diverso tempo ha dovuto smettere, ma era difficile tenerlo lontano dai campi di calcio”, sono le sue parole riportate da iltquotidiano.it.
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