Rivoluzione in casa Milan, la proprietà ha deciso di affiancare a Zlatan Ibrahimovic un nuovo dirigente: ecco chi è.
Tenere alto il nome del Milan, continuare a lottare per conquistare i piani alti della classifica e imporsi anche in Europa. Sono questi pressappoco gli obiettivi che Gerry Cardinale, patron della società rossonera, si è prefissato per i prossimi anni. Ogni scelta, presente o futura, sarà soppesata in base a questi chiari obiettivi.
Questa stagione non è stata semplice, per il semplice fatto che non c’è stata quella continuità di rendimento che Cardinale prospettava a inizio campionato. Ci sono ancora tante partite da giocare, compresa la doppia sfida con la Roma in Europa League, e quindi ci sono tutti i presupposti per migliorare un’annata che sicuramente poteva essere contraddistinta da obiettivi ben più prestigiosi (Scudetto in primis). Intanto, proprio allo scopo di migliorare il comparto dirigenziale, Red Bird ha intenzione di mettere le mani su un nuovo dirigente.
Non che sia urgente una rivoluzione, l’ennesima, in casa Milan. Ma sta di fatto che nelle ultime ore il profilo di Damien Comolli, attuale direttore sportivo del Toulouse, società che fa parte della famiglia Red Bird, è tornato a essere accostato ai rossoneri con diverse fonti che riportano che ci sono tutti i presupposti affinché il dirigente sportivo francese possa sbarcare a Milano con un ruolo che andrebbe ad affiancarsi a quello di Ibrahimovic.
Sono suggestioni, non c’è stato ancora nessun movimento ufficiale né tantomeno una dichiarazione del Milan atta a chiarire la vicenda già di per se complicata. Sta di fatto però che il profilo del dirigente potrebbe quantomeno interessare a Cardinale. Anche perché fu lui nel 2020 a sceglierlo per la squadra francese di cui è proprietario.
Chi è Damien Comolli? Il manager francese è un profilo abbastanza noto in patria, sebbene abbia lavorato più all’estero che in Francia. In passato ha svolto un ruolo importante in società quali St.Etienne, Arsenal, Liverpool e Tottenham. Forse alla corte dei Gunners, di cui è stato capo scout a partire dal 1996, ha svolto il suo lavoro migliore, mentre come direttore sportivo degli Spurs fu criticato non poco per le sue scelte tecniche.
Insomma, parliamo di un nome molto esperto e che se dovesse essere annunciato potrebbe stravolgere le gerarchie attuali del quadro dirigenziale rossonero. Vedremo se Cardinale lo sceglierà come nuovo amministratore delegato.
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