Completamente a sorpresa il Napoli è pronto a cambiare stadio, dicendo dunque addio al Diego Armando Maradona trasferendosi subito in un altro impianto.
Una notizia del genere non può che spiazzare i tifosi partenopei, tanto legati all’impianto di Fuorigrotta non solo perché porta il nome della loro leggenda, idolo e dio assoluto, El PIbe de Oro, ma anche perché fra quegli spalti il Napoli ha regalato gioie immense ad una popolazione intera, vincendo in 98 anni di storia tre scudetti indimenticabili, l’ultimo dei quali nella scorsa stagione.
Al momento ancora nessuna novità è arrivata in merito a questo trasloco, ma questa mattina in edicola sarebbe uscito fuori il nome dello stadio nel quale il Napoli potrebbe finire a giocare.
Il Napoli trasloca, cambia subito stadio: il motivo
A quanto pare il Napoli sarebbe pronto a traslocare dallo stadio Diego Armando Maradona. I campioni d’Italia potrebbero dunque finire a giocare lontani dalle mure amiche dell’impianto di Fuorigrotta, che dovrebbe essere sottoposto ad un’opera di restyling in vista degli Europei 2023 che si terranno in Italia.
Stando dunque a quanto titola questa mattina in edicola l’edizione di Napoli del quotidiano Il Mattino, è sempre più probabile l’ipotesi esilio per la formazione azzurra, che potrebbe per l’appunto giocare prossimamente lontana addirittura proprio dalla città per permettere questi lavori di ristrutturazione allo stadio Diego Armando Maradona.
Inutile dire che una notizia del genere ha già a priori innervosito la piazza partenopea, rimasta ancora più sbigottita considerato dove potrebbe andare a finire a giocare il Napoli. Una volta aperti i cantieri, infatti, secondo Il Mattino gli azzurri potrebbero finire a giocare o a Bari o addirittura a Palermo, città che distano rispettivamente a 273 e 716 km di distanza dal capoluogo partenopeo.
Bari e Palermo soluzioni troppo lontane per i tifosi del Napoli: c’è un’altra possibilità
Il Mattino ha riportato che una volta avviati i lavori di restyling del Maradona il Napoli potrebbe finire a giocare o a Bari o a Palermo. Possibilità e soluzioni tanto folli quanto lontane, che rischiano seriamente di non far praticamente seguire più la squadra ai tifosi fino a quando la ristrutturazione dell’impianto di Fuorigrotta non sia terminata.
Per questo motivo, stando sempre a quanto riportato dall’edizione napoletana del noto quotidiano, ci si potrebbe gestire come già successo nel corso degli ’90, quando in occasione delle modifiche dello stadio per i Mondiali il Napoli giocava chiudendo un settore alla volta, come d’altronde sta anche facendo l’Atalanta con il Gewiss Stadium. Questa potrebbe dunque essere una soluzione valida soprattutto per i tifosi che si risparmierebbero lunghi viaggi pur di vedere la loro squadra, ma che inevitabilmente allungherebbe i tempi dei lavori.
