L’inaspettato infortunio di Jannik Sinner dischiude degli scenari non previsti: scatta l’allarme intorno al campione azzurro.
È già partita la caccia alla previsione, all’interpretazione (talvolta fantasiosa, scorrendo le risposte sui social) ai pronostici su quello che sarà l’immediato futuro di Jannik Sinner alla luce del ritiro dal torneo Mutua Open di Madrid.
C’è chi è già entrato in fibrillazione, dipingendo scenari di ipotetici stop che costringerebbero il campione altoatesino ad una lunga pausa. C’è chi invece, in modo invero malizioso, dice che il forfait per il match contro Auger-Aliassime era tutto calcolato. Agevolato dalla sconfitta di Carlos Alcaraz che, fuori inopinatamente ai quarti, ha già perso 800 punti rispetto allo scorso anno, quando vinse la competizione nella capitale spagnola.
Altri, più saggiamente, attendono l’esito degli esami a cui lo stesso Jannik ha dichiarato di volersi sottoporre per vederci chiaro. Insomma, dai più pessimisti ai più ottimisti, il dibattito è ampio ma una cosa è certa: questo infortunio, in questo momento della stagione poi, proprio non ci voleva.
“Seguendo il consiglio dei medici abbiamo deciso che fosse meglio non giocare oltre e rischiare di peggiorare la situazione. Nei prossimi giorni farò altri esami e seguirò i consigli degli specialisti sul recupero“, ha detto Jannik nel post su Instagram che ha segnato l’annuncio ufficiale del ritiro dal torneo della Caja Magica. I tifosi, se potessero, accelererebbero e di molto i risultati degli approfonditi controlli a cui Jannik dovrà sottoporsi.
Sinner, cosa rischia il talento azzurro
Ovviamente, col Roland Garros e soprattutto i Giochi Olimpici molto più vicini di ciò che si possa pensare, il primo pensiero di parecchi addetti ai lavori si è spostato in particolar modo sui due grandi eventi sulla terra rossa. In mezzo ai quali, è bene non dimenticarlo, ci sarebbe anche il torneo di Wimbledon. Uno degli appuntamenti più attesi dallo stesso Sinner.
Fino a questo momento, soprattutto dalla seconda parte del 2023 in poi, il nativo di San Candido era apparso indistruttibile. Una sorta di piccolo cyborg, sia nel fisico che nella mente, con le tante vittorie e gli innumerevoli primati stabiliti da Pechino in poi. Nulla è perduto, ad ogni modo.
Sebbene, coi ritmi frenetici del tennis moderno, non ci sia molto tempo per recuperare dalla noie fisiche (muscolari od ossee che siano) tutti confidano nella generale ottima condizione del tennista altoatesino, che è pronto a scatenare il pubblico del Foro Italico per un tifo che potrebbe essere decisivo ai fini della conquista dell’ambito titolo.