Le “parole chiave”, secondo quanto rivelato in mattinata, possono incastrare RedBird nella questione Milan.
Al centro delle indagini della Procura di Milano, infatti, ci è finita la società dell’AC Milan e si interrogano gli stessi, secondo quanto avanzano i pm, su chi c’è veramente dietro il capitale dei rossoneri.
Una situazione spinosa e che sta portando i tifosi rossoneri in forte apprensione per quanto rischia di succedere all’interno del mondo Milan, con RedBird che potrebbe farsi da parte, qualora dovessero confermarsi i fatti nelle prove che si cercano all’interno delle indagini, non senza conseguenze però poi per la società, che rischierebbe una forte sanzione.
Spuntano l’email al centro delle indagini sull’inchiesta che riguarda il Milan, con le parole chiave che saranno individuate da chi sta avanzando le stesse indagini.
Nel sequestro che la Procura ha effettuato all’interno di Casa Milan e all’interno dei PC e dei tablet che sono stati sottratti dagli uffici del Milan, a Milano si indaga per estrapolare i dati all’interno degli stessi dispositivi elettronici, che potrebbero vedere la soluzione delle indagini nelle email che sono sotto inchiesta.
Sarà sulle stesse che si cercherà di capire di più secondo quanto riportano questa mattina i colleghi di Tuttosport. Si sta cercando di capire chi è il vero proprietario del Milan tra il RedBird Capital di Gerry Cardinale e il fondo di Elliot che, nello scorso 31 agosto 2022, ha acquistato per 1.2 miliardo di euro lo stesso club rossonero.
Le notizie sull’indagine a Casa Milan sono state spiegate e svelate dalla stessa fonte che ha spiegato cosa sta accadendo in Procura. Gli inquirenti, da un po’ di giorni, stanno cominciando ad estrapolare i dati dai dispositivi sotto sequestro dal giorno 12 marzo da parte del Nucleo di Polizia della Guardia di Finanza, a carico dell’ad Furlani e di Gazidis che lo ha preceduto. Entrambi sarebbero tra gli indagati, appunto, per ostacolo alle funzioni di vigilanza della Federcalcio e che hanno spinto i pm a perquisire la sede rossonera. Nell’inchiesta Milan si sta scavando a fondo e infatti, il quotidiano, ha spiegato come all’interno dei dispositivi si stiano cercando una quarantina di parole chiave e si attendono risposte definitive su prove schiaccianti per confermare come si sia “simulata” la cessione del Milan. Sarebbe stato, per ora, rintracciato un documento in relazione allo scorso dicembre, su un possibile nuovo socio arabo al Milan, per capire chi sta lavorando davvero alle trattative con lo stesso.
Il Milan, qualora dovessero confermarsi le prove nelle indagini, rischierebbe una pesante sanzione. Magari dall’attuale classifica o da quella futura, escludendo i rossoneri dalle coppe anche per quanto riguarda la prossima stagione. Oltre ai punti di penalizzazione, anche la mancata partecipazione ad un’eventuale Conference o Europa League, praticamente come successo – per altri motivi – ai bianconeri.
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