Prosegue il momento d’oro del campione azzurro: Jannik Sinner è sempre più nella storia del tennis italiano.
Inarrestabile. Invincibile. In una parola: fuoriclasse. E leggenda del tennis azzurro, sebbene possa sembrare incredibile riuscire a dare questa definizione con una carriera che è ancora per gran parte da scrivere, da vivere. E che potrebbe regalare altre incredibili soddisfazioni.
Jannik Sinner da San Candido è ormai un idolo assoluto del pubblico italiano e non solo: le imprese dell’altoatesino sono sotto gli occhi di tutti. Vittoria dopo vittoria, affermazione dopo affermazione, l’altoatesino sta riscrivendo continuamente il libro dei record. Personali, ovviamente, ma anche assoluti. Già grazie al trionfo di Rotterdam l’azzurro aveva stracciato alcuni primati, ma è sui campi dell’Indian Wells Tennis Garden, teatro del prestigioso BNP Paribas Open, che Jannik ha messo altre pietre nella costruzione del suo status di leggenda del tennis italiano.
Già certo di restare in testa all’ATP Race 2024 a prescindere dall’esito finale della kermesse californiana, Sinner può vantare, grazie ai successi ottenuti nelle prime due partite ad Indian Wells, il terzo posto di sempre nella graduatoria che tiene conto dei tennisti più vincenti dopo i primi 75 match disputati nei tornei Masters 1000. Solo Rafael Nadal e Novak Djokovic possono vantare una percentuale di vittorie maggiore. Ma i record di Sinner non finiscono certo qui.
Come riportato da @OptaAce, soltanto due giocatori nel XXI secolo hanno fatto meglio di Jannik Sinner nei primi 75 match giocati nei Masters1000 ✨️
• Rafael Nadal (60-15)
• Novak Djokovic (54-21)
• JANNIK SINNER (52-23)Buonanotte pic.twitter.com/nfBethiLPA
— Giovanni Pelazzo (@giovannipelazzo) March 10, 2024
Superato Panatta, Jannik Sinner è sempre più leggenda
Vincendo i primi due match contro Thanasi Kokkinakis e Jan-Lennard Struff il talento di Sesto Pusteria ha aggiornato il suo score a 35 vittorie sugli ultimi 37 incontri nel circuito. Solamente Ben Shelton a Shanghai e Novak Djokovic alle ATP Finals di Torino sono riusciti a battere l’azzurro dallo scorso ottobre in poi.
E, badate bene, il conteggio non tiene conto delle straordinarie performances nelle Final Eight di Malaga in Coppa Davis, quando Jannik vinse i 5 incontri (tre in singolare, due in doppio) disputati.
Già primatista all time del tennis italiano in riferimento al best ranking nel circuito ATP (Jannik è terzo, e forse dopo Indian Wells potrebbe già diventare secondo) e come numero di titoli ATP vinti – ben 12 nella sua pur ancor giovane carriera – il 22enne ha stabilito un altro primato. Grazie alla vittoria contro il 33enne tedesco nel terzo turno del Masters 1000 californiano, il tennista ha toccato le 18 vittorie consecutive nei tornei del circuito professionistico.
È record assoluto nella storia del tennis italiano: battuto il precedente primato appartenuto ad Adriano Panatta, che ne mise in fila 16, nel 1976, tra la sfida contro la Jugoslavia di Coppa Davis e il primo turno del torneo di Nottingham. Complimenti, Jannik!.