Infortunio Berrettini, ecco come sta il tennista romano, reduce da un lunghissimo periodo di stop, alle porte del primo Slam dell’anno.
L’Epifania si sarà pure portata via tutte le feste, ma ci ha restituito, almeno quello, la speranza di rivedere Matteo Berrettini in campo. Già, perché quando meno ce lo aspettavamo, proprio quando eravamo ormai convinti che il suo rientro fosse ufficialmente posticipato, ecco che una bella notizia ha scardinato tutte le nostre certezze.
Il tennista romano sarebbe dovuto partire alla volta della terra dei canguri ancor prima di Capodanno. Aveva deciso, di concerto con il nuovo allenatore Francisco Roig, di partecipare al torneo di Brisbane. E poco importa che per farlo sarebbe dovuto necessariamente passare dalle qualificazioni per via della sua classifica, perché l’importante, per lui, era ricominciare a giocare dopo il lungo periodo trascorso ai box. E invece, come spesso è accaduto negli ultimi due anni, il destino ci ha messo lo zampino. Un problema al piede lo ha costretto a rinviare la partenza e a mettere in discussione, per l’ennesima volta, i suoi programmi per la stagione.
L’ipotesi più accreditata, a questo punto, era che saltasse la parentesi nella terra dei canguri. Pareva surreale che potesse presentarsi agli Australian Open senza aver partecipato ad alcun torneo di preparazione. Ma quando c’è di mezzo l’amore, quello per il tennis in questo caso, non c’è ostacolo che appaia insormontabile. E infatti, a gran sorpresa, il campione romano è partito alla volta di Melbourne per tentare il tutto per tutto.
Infortunio Berrettini, come sta il tennista alle porte degli Australian Open
L’infortunio di Berrettini, che ha tenuto col fiato sospeso mezza Italia, pare già archiviato. Il finalista di Wimbledon 2021 avrebbe svolto un provino, alla corte di mister Roig, e avrebbe avuto delle sensazioni positive. Il piede non dà più fastidio e non c’era motivo, quindi, di restare in Europa, con la carovana del tennis che, nel frattempo, aveva già invaso l’Australia.
Berrettini è partito il 6 gennaio, come testimonia lo scatto che ha postato sui social network a conferma delle indiscrezione che erano già circolate nelle ore precedenti all’imbarco. Sorride e sembra talmente felice che non si può fare davvero a meno di sperare che l’istinto gli abbia consigliato la cosa giusta da fare.
E speriamo solo, a questo punto, che al di là del risultato questi Australian Open gli restituiscano ciò che più è mancato a Matteo: la voglia di competere con una certa continuità e di spingersi al limite, la voglia di dimostrare al mondo di cosa è capace e di ricordare a tutti che non si diventa top ten per caso.