Durante il match perso in United Cup contro l’australiano De Minaur, il 24 volte campione Slam ha chiesto l’intervento del medico
Sarebbe dovuta essere una normale tappa di avvicinamento al suo Major preferito, quell’Australian Open vinto già 10 volte in carriera, record assoluto per un tennista del circuito. Invece il match di United Cup contro Alex De Minaur, oltre a rappresentare la prima sconfitta in terra australiana dall’ormai lontanissimo 22 gennaio 2018 – quando il coreano Hyeon Chung lo sconfisse negli ottavi di finale a Melbourne – ha riservato una sorpresa amara. Amarissima. Novak Djokovic non sta bene.
L’incontro col talento di casa, che ha battuto per la prima volta in carriera il serbo interrompendo una striscia di 43 successi consecutivi in Australia, è stato segnato dal riacutizzarsi del problema al polso destro. Visibilmente sofferente, lo slavo ha comunque concluso il match, soccombendo poi con un duplice 6-4.
Per qualcuno, e parliamo di atleti di un certo peso nel circuito, il problema sarebbe stato causato dal cambio delle palline di gioco. Un pericolo che lo stesso campione di Belgrado aveva già posto all’attenzione dell’ATP nelle scorse settimane.
“Il cambio di palline che avviene ogni settimana è finalmente arrivato al polso di Novak. L’ATP deve davvero fare qualcosa riguardo questo problema. I giocatori soffrono continuamente“, ha dichiarato Nick Kyrgios, forse l’assente più illustre dello Slam che prenderà il via, nel suo main draw, il 14 gennaio.
‘Più colpisco la palla, più mi fa male’, avrebbe dichiarato Djokovic al fisioterapista, intervenuto in campo durante l’incontro per tentare di arginare il dolore. C’è da sottolineare, e questo svuoterebbe di significato la sfuriata di Kyrgios, che le palline usate nella United Cup sono le stesse adottate lungo tutto il mese di gennaio in Australia. Anche a Melbourne, insomma, le ‘Dunlop AO’ rimbalzeranno sul cemento della città sede della prima prova Slam del 2024.
Archiviando per un momento la querelle sulla causa del problema al polso del fuoriclasse serbo, sulle condizioni del numero uno del mondo è intervenuto direttamente il suo coach, Goran Ivanisevic.
Parlando al portale B92, il croato ex campione di Wimbledon nel 2001 ha aggiornato il mondo intero sulle condizioni del suo protetto: “Novak ha un problema al polso, ma la cosa più importante è che sarà pronto tra 10 o 11 giorni. Ci prenderemo qualche giorno di riposo e poi inizieremo ad allenarci lentamente. Non è un grosso problema“, ha assicurato Goran.
Di sicuro, nella migliore delle ipotesi, questo fastidio potrebbe rappresentare un intoppo non di poco conto nel processo di avvicinamento di Djokovic al grande appuntamento di metà mese. Per un perfezionista come lui, qualunque cambio di programma non può essere accolto accolto e vissuto con superficialità.
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