L’Inter ha battuto l’Udinese e si è ripresa il primo posto in classifica. Nonostante l’ottimo momento di forma, un avvenimento ha comunque rubato l’attenzione
La magia del calcio, lo spettacolo della tattica, i gol a raffica e un gruppo che va d’amore e d’accordo: a parte qualche infortunio, le cose vanno a gonfie vele in casa Inter, e lo testimoniano gli ultimi risultati ottenuti in campionato e in Champions League.
La vittoria della Juve contro il Napoli poteva mettere pressione e, invece, la squadra di Simone Inzaghi ha giocato un match impeccabile e ha vinto largamente contro l’Udinese, mostrando la forza di tutti i suoi reparti. Eppure anche la capolista di Serie A e già qualificata agli ottavi di finale di Champions League, ha qualcosa per cui recriminare. No, non si tratta di problemi di campo, di spogliatoio e per una volta, neanche di questioni economiche.
Piuttosto, il mirino è puntato sulle attenzioni mediatiche che vengono riservate ai nerazzurri. La finalista della scorsa edizione della coppa dalle grandi orecchie e la sua vittoria contro i friulani sono stati liquidati sulla prima pagina di ‘Tuttosport‘ con parole che stanno facendo discutere: “Un rigorino al Var spiana la strada contro l’Udinese”, si legge nell’occhiello. E la polemica monta.
L’Inter e il rigore contro l’Udinese: ma la forza dei nerazzurri?
I fatti risalgono al primo tempo quando, ancora sul risultato di 0-0, Lautaro Martinez rincorre un cross piuttosto lungo, ma viene limitato da una trattenuta e finisce per terra. In diretta, l’arbitro lascia proseguire poi va all’on field review e assegna il penalty, trasformato da Calhanoglu.
Quello conquistato dal Toro e definito dal quotidiano torinese come un ‘rigorino’, in realtà a titolo di regolamento ci sta tutto e, anzi, era corretto assegnarlo. Allora dov’è il problema? Il problema è far passare in secondo piano i risultati di una squadra che è prima, e con merito. Ha realizzato 37 reti e ne ha subite solo 7, con ben 10 clean sheet, conquistando 38 punti su 45 disponibili.
Una corazzata, insomma, che dal punto di vista del gioco convince ben più della Juventus, ma che passa comunque in sordina rispetto alla necessità di una polemica velata su un rigore assegnato. Poi sono arrivate altre tre reti e un xG di 3,33 a certificare il dominio casalingo. C’è poco da aggrapparsi agli episodi, quindi: la lotta per il primato continuerà e non è detto che la Juve non operi il sorpasso, ma per adesso bisogna dare merito a chi il musetto tanto caro ad Allegri l’ha messo avanti. Anche se si vede solo alla fine.