A pochi giorni dall’inizio delle ostilità, il club nerazzurro pensa al colpo giusto per completare la rosa: Milan ancora beffato.
Mai fidarsi del ‘Condor’. Mai sottovalutare la conclamata abilità del dirigente meneghino di piazzare il colpo quando meno te lo aspetti. Quando magari sono proprio gli altri, casualmente i rivali cittadini già battuti più volte negli ultimi anni, a credere di esser vicini a fare l’affare.
Beppe Marotta ha ormai abituato tutti ad ottenere quasi sempre ciò che si era precedentemente prefissato. Lo ha fatto con Marcus Thuram, inseguito per due anni con la pazienza di chi era sicuro – alle volte con convinzioni tutte sue – che il francese si sarebbe liberato a zero dal Borussia Mönchengladbach. E che una volta fatto avrebbe scelto proprio l’Inter.
In passato l’ex Ds della Juve aveva già firmato il suo capolavoro. Un colpo che, al di là dell’aver causato grande frustrazione sull’altra sponda del Naviglio, si è rivelato alla lunga uno degli affari più redditizi della recente storia del calciomercato italiano. Parliamo dell’arrivo alla Pinetina di un certo Hakan Calhanoglu a costo zero. Il marchio di fabbrica del modus operandi di Marotta – la conclamata abilità nel prendere profili gratis – si è poi nutrita di altri due acquisti fatti col dovuto anticipo senza bisogno di trattare con la controparte.
Piotr Zielinski e Mehdi Taremi hanno firmato con l’Inter quando le rivali dei nerazzurri erano ancora impegnate sul campo a conquistarsi un posto in Champions League: tanto per dire del grande anticipo col quale è solito operare il 67enne varesino. Non è sfuggito a nessuno poi che l’iraniano – vicinissimo al Milan sul finale della scorsa sessione estiva di scambi, con la firma che saltò all’ultimo stile Samardzic – era stato appunto un profilo cercato e voluto dai rossoneri. Che però per l’ennesima volta si sono dovuti inchinare alla longa manus Marottiana.
Tornando alla stretta, strettissima, attualità, l’Inter di Simone Inzaghi sta facendo i conti con una situazione non propriamente idilliaca sul fronte parco attaccanti. Con Thuram e Lautaro ancora non al massimo della condizione a causa del rientro ritardato post Euro 2024 e post Copa America, il tecnico non può contare nemmeno sul pieno apporto delle loro riserve.
Il succitato iraniano sta tentando un miracoloso recupero in vista della prima di campionato, mentre Marko Arnautovic – già non esattamente meritevole, a sentire gli ultimi rumors, della massima fiducia – è reduce da una piccola elongazione del vasto mediale della coscia sinistra. Insomma, alla Pinetina è scattato l’allarme attacco per le prime gare della stagione.
Ecco che allora Marotta, che già aveva fatto un pensierino a Federico Chiesa e Stephan El Shaarawy, avrebbe ora puntato Armando Broja. Il bomber albanese del Chelsea, destinato ad uno scarso impiego anche quest’anno, era stato messo in agenda indovinate da chi? Ma dal Milan, ovviamente. L’Ad nerazzurro starebbe per affondare il colpo sull’attaccante classe 2001 forte degli ottimi rapporti intrattenuti con la dirigenza Blues negli ultimi anni. Il club di Via Aldo Rossi rischia di registrare un’ennesima sconfitta sul fronte delle lotte di mercato.
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