Non solo per il traino della Ryder Cup il golf in Italia sta vivendo un vero boom: arrivano i numeri a certificare il fenomeno.
Come sport ma anche come strumento efficace di turismo. Sono i numeri a dire che il golf in Italia sta vivendo un ottimo momento, un trend che va avanti da tempo e che dopo il periodo del Covid è ripreso alla grande.
Nel 2023 infatti il nostro Paese ha registrato un incremento del 4% delle presenze turistiche nei circoli golfistici e soprattutto un +10% dei giocatori stranieri. I dati confermano che la maggioranza arriva dalla Germania. Ma al secondo posto ci sono gli Stati Uniti e al terzo la Francia, tutte nazioni all’avanguardia nel turismo golfistico.
Segno che, non solo per il traino della Ryder Cup 2023 ospitata al Marco Simone di Guidonia con vista su Roma, i green italiani piacciono e attirano giocatori nuovi. La crescita del movimento in Italia, certificata dalla Federgolf, è esponenziale.
Dal 1954 ad oggi il numero dei circoli affiliati, anche solo in via promozionale è cresciuto di oltre 20 volte. Così come sono aumentati i tesserati;: inizialmente erano poco più di 1.200, adesso si avvicinano alla cifra con cinque zeri. Per essere precisi quelli del 2023 erano di poco superiori ai 90mila, per 386 campi da golf. E 140 di questo sono con almeno 18 buche, ma ci sono anche 175 impianti intesi come campi pratica nei quali si può cominciare ad imparare.
Dove si gioca maggiormente a golf in Italia? A livello logistico Piemonte, Lombardia e Veneto detengono il primato dei circolo. Lì infatti è localizzato oltre il 70% delle strutture attualmente aperte. Ma ci sono altre regioni che stanno crescendo e lo dimostra il proliferare degli impianti in Emilia Romagna, nella Toscana e nel Lazio,
Inoltre ci sono esempi di regioni che storicamente hanno sempre puntato molto sul turismo, ma meno sul golf, che mostrano una certa inversione di tendenza. Come nel caso del Friuli Venezia Giulia, uno dei territori emergenti nel panorama italiano.
Attualmente vanta circa 2.500 tesserati alla Federgolf che frequentano gli 8 green regionali, ma non solo. Quasi tutte sono aperte per 12 mesi, ma ci sono anche quelle che vivono di turismo estivo, come nel caso di Sappada e Tarvisio, note località sciistiche. Qui i circoli sono aperti solo da tarda primavera ad inizio autunno. In ogni caso, nel 2023 ci sono stati oltre 50mila passaggi di giocatori-turisti provenienti da oltre confine, austriaci, sloveni e tedeschi in primis.
Cosa manca quindi per il boom definitivo di questo sport in Italia? L’apertura di campi pubblici, che sono invece una consuetudine in Gran Bretagna e negli Stati Uniti. Perché se è vero che il golf è uno sport meno caro di quanto comunemente si pensa, questo abbasserebbe ancora di più le spese e farebbe lievitare i praticanti.
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