Grazie al trionfo nell’ATP 500 di Pechino, il talento azzurro si avvicina sempre di più al record di una leggenda del tennis italiano
Sì, Jannik. Ce l’hai fatta. Il nativo di San Candido, al rientro nelle competizioni dopo la lunga pausa post Us Open, ha sbancato Pechino con una serie di prestazioni in crescendo. Basti pensare che sia nella semifinale contro Carlos Alcaraz, che nell’ultimo atto contro Daniil Medvedev – mai battuto in carriera prima della finale in Cina – l’allievo di Simone Vagnozzi non ha concesso neppure un set. Straordinario.
Già la vittoria contro il fenomeno di Murcia – la quarta in sette incroci tra i due – lo aveva proiettato al numero 4 del ranking mondiale. Una cosa rara per un tennista italiano, considerando che l’ultimo a riuscirci era stato un certo Adriano Panatta 47 anni fa. Tra l’altro il romano non era riuscito a mantenere il suo ranking fino a fine anno: cosa che invece probabilmente, Race e calendario alla mano, Sinner otterrà con relativa facilità.
Ma c’è dell’altro nel meraviglioso trionfo di Pechino. Si tratta infatti del terzo titolo del 2023. I due precedenti erano stati l’ATP 250 di Montpellier e il Masters 1000 – primo della sua carriera – di Toronto. Con l’affermazione in terra cinese Jannik ha messo in bacheca il nono titolo ATP del suo ancor giovanissimo percorso. Un altro primato è destinato a crollare nei prossimi anni.
Jannik Sinner mette nel mirino Adriano Panatta
Il giornalista Giovanni Pelazzo, attraverso il suo account Twitter, ha aggiornato la classifica dei tennisti italiani con più titoli ATP. L’altoatesino ha raggiunto Fabio Fognini, che difficilmente potrà incrementare il suo bottino considerando età e parabola discendente delle sue prestazioni.
Sotto Jannik già c’erano mostri sacri del tennis italiano come Corrado Barazzutti e Paolo Bertolucci. Nonché Matteo Berrettini, fermo a quota 7 e lui sì, infortuni permettendo, in grado di migliorare il suo score.
A quota 10, capoclassifica destinato però nel tempo a soccombere, c’è sempre lui. Il solito Adriano Panatta. Già eguagliato dall’ex allievo di Riccardo Piatti nel best ranking di matrice italica, il trionfatore a Parigi nell’anno di grazia 1976 sta per essere prima raggiunto e poi superato da Jannik anche in questa speciale classifica.
Anche i peggiori detrattori del 22enne altoatesino infatti, sono consapevoli che, con più di 10 anni di carriera ancora davanti, Jannik non avrà molti problemi a vincere almeno altri due tornei. L’entrata nel Gotha del tennis italiano è questione di anni. Forse di mesi. Forse di settimane.