Arriva una buona notizia dopo un periodo tutt’altro che felice: Sinner esulta a differenza del suo rivale Alcaraz.
Sinner si sta prendendo una piccola pausa prima di lavorare in vista delle Olimpiadi, appuntamento in cui uno come lui non può non prendersi la scena. Le scorie accumulate a Wimbledon stanno via via scomparendo, anche se la delusione di essere stato eliminato ai quarti contro Medvedev rimane ancora viva.
In più, la vittoria dell’amico/nemico Carlos Alcaraz non deve essere stata semplice da digerire per uno competitivo come lui: vedere il murciano vincere a Londra lo ha messo in difficoltà e, sebbene il primato Atp rimanga ben saldo nelle sue mani, la preoccupazione è comunque elevata.
Il tennista trentino è da sei settimane numero uno al mondo. È stato il primo italiano a esserci riuscito e probabilmente lo rimarrà per ancora molti anni. Se si va a curiosare la classifica dei tennisti con più settimane da numeri uno, Jannik può considerarsi piuttosto soddisfatto essendo in compagnia di grandi miti di questo sport.
Una soddisfazione del genere rimarrà impressa nella sua memoria per tutta la vita e vale più di cento trofei. Diventare il primo italiano a conquistare la vetta del mondo del tennis è un qualcosa che non ha paragoni. Sinner ci è riuscito grazie alla vittoria di numerosi titoli di prestigio, tra cui Coppa Davis e Australian Open.
Ora punta a rimanere primo almeno per altre due settimane, in modo tale da raggiungere e superare altri grandi nomi, tra cui Juan Pablo Ferrero, ex celebre tennista spagnolo e attuale allenatore di Carlos Alcaraz (oltre che vincitore nel 2003 del Roland Garros). Questo l’obiettivo prima di prendere parte alle prossime Olimpiadi di Parigi con addosso i colori azzurri.
Andando più nel particolare, Sinner dovrebbe rimanere in testa in solitaria per altre due settimane: in tal modo andrebbe proprio a minare la posizione di Ferrero, che nel corso della sua carriera è rimasto primo al mondo per otto settimane consecutive. Risultano invece irraggiungibili proprio Alcaraz (36 settimane consecutive per lui, conquistate ad appena 19 anni nel 2022, il più giovane di sempre a riuscirci), Wilander e Medvedev (quest’ultimo fermo a quota 16).
Ancora più in avanti stazionano tre miti assoluti del tennis moderno come Peter Sampras (286 settimane), Roger Federer (310 settimane) e ovviamente Novak Djokovic (428 settimane interrotte proprio dall’azzurro lo scorso 10 giugno).
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