[galleria id=”99″]John Daly non passa certo inosservato: il 42enne californiano è alto 1.80 per quasi 130 kg di peso e sfoggia sempre il suo bel pancione allevato ad alcolici trattenuto a stento dalle magliette colorate. Ma non è solo un omaccione, è anche un uomo molto particolare, se vogliamo usare un eufemismo, uno che dice «caffeina più nicotina uguale proteine» e che ha uno swing tutto suo…
Tutto ciò che lo riguarda è esagerato: le mangiate fino a scoppiare, i litri di birra e alcool ingurgitati, il tabacco fumato (spesso sul green), le donne sposate (4) e la potenza del suo drive a 320 metri; mescolate tutto insieme e avrete davanti gli occhi un golfista mina vagante, una variabile impazzita che può vincere in ogni momento con qualsiasi avversario, se è in giornata. Altrimenti farà una figuraccia e magari dirà che la regola del taglio dopo due giri è una st*****a davanti alle telecamere.
Intervista a John senza maglietta nè scarpe
Con un cospicuo ingaggio sarà ai nastri di partenza del Methorios Capital Italian Open, dall’8 all’11 maggio 2008 (con ingresso gratuito), potrebbe succedere di tutto oppure potrebbe succedere niente, quest’imprevedibilità lo rende temibile. Potrebbe fare un bell’Albatross (-3 sulla buca) nei par 5, potrebbe lasciarsi andare a scenette memorabili, speriamo solo non aggredisca nessuno o non si presenti ubriaco sul campo come già è successo…
Talento sprecato? Sì, Daly da “sobrio” ha vinto due major ossia l’US PGA Championship nel 1991, appena professionista e l’Open Championship, nel 1995 ai playoffo contro Costantino Rocca più cinque US PGA Tour.
Nella foto sopra del 2007 vediamo «Big John» con dei tagli sulla guancia: l’aveva aggredito con un coltello la moglie in un ristorante nel Tennessee, dopo una furibonda lite.