Arthur si sta ritrovando alla Fiorentina, tornando su livelli che alla Juventus non si erano mai visti: arriva la stoccata ad Allegri
Acquistato dalla Juventus nell’estate 2020, nell’ambito di una maxi operazione con il Barcellona che includeva Pjanic in blaugrana, Arthur Melo, in bianconero, non aveva praticamente mai fatto vedere le sue doti. Penalizzato, nell’anno di Andrea Pirlo, da qualche problema fisico di troppo, era poi finito definitivamente nel dimenticatoio con l’avvento di Massimiliano Allegri.
Un giocatore, il centrocampista brasiliano, forse non esattamente compatibile, per usare un eufemismo, con il modo di intendere il calcio del tecnico livornese. E infatti lo scorso anno era finito in prestito al Liverpool. Altra esperienza fallimentare, però, per lui, tramutandolo, nel corso dell’ultima estate, in un esubero ‘scomodo’ da gestire per Giuntoli.
La soluzione trovata, alla fine, ha soddisfatto tutti. La Juventus che gli ha trovato una destinazione, il giocatore che alla Fiorentina si sta rilanciando con decisione in questo avvio di stagione, il club viola che ha trovato un innesto di grande qualità. In Toscana, Arthur si sta riproponendo a ottimi livelli e il suo impatto sul centrocampo della squadra di Vincenzo Italiano si vede e si sente. Al punto da far sorgere interrogativi sull’eventualità che davvero non potesse essere utile alla Juventus.
Arthur, elogio del brasiliano ed attacco ad Allegri: “Alla Juventus non succedeva”
Qui sta il cuore della nuova polemica che investe Allegri, criticato per non aver valorizzato un calciatore forse troppo presto etichettato come un ‘bidone’.
Il nuovo attacco all’allenatore della Juventus arriva da un ex giocatore della Fiorentina. E’ l’ex centrocampista Gaetano D’Agostino, intervistato da ‘news.superscommesse’, che ha provato a inquadrare la situazione in questo modo: “L’ottimo avvio di stagione della Fiorentina è dovuto non solo al talento del brasiliano, ma anche ai principi di gioco di Vincenzo Italiano. E’ per questo che Arthur si sta esaltando, Arthur sta diventando protagonista in un credo calcistico diverso, facendo ciò che gli permettono le sue caratteristiche. La Fiorentina gioca con tanti calciatori davanti alla linea della palla, questo fa sì che ci possano essere numerose imbucate in avanti, dove la qualità degli interpreti fa la differenza. Si tratta di principi di gioco che alla Juventus, per esempio, non c’erano”. Una critica circostanziata allo stile di gioco di Allegri, che a volte finisce con l’ingabbiare il talento.