Jannik Sinner deve puntare lo sguardo alla classifica ATP che offre spunti preoccupanti. A Miami arriva l’ora della verità per l’azzurro.
L’assalto al secondo posto del ranking è fallito in quel di Indian Wells, a causa di un grande Alcaraz in semifinale. Adesso tutto si sposta in Florida, per il secondo Master 1000 stagionale e lì non si può sbagliare.
Doveva essere un grande duello e così è stato. Sinner e Alcaraz hanno dato vita a Indian Wells ad un match tecnicamente stratosferico, vinto in rimonta dallo spagnolo con il punteggio di 1-6, 6-3, 6-2, con picchi davvero mostruosi. Qualche problemino fisico nel terzo parziale ha condizionato il nostro portacolori, bravissimo a tenere testa al numero due del mondo per oltre un’ora di gioco. Non è un caso che entrambi siano additati come il futuro di questo sport, degni eredi di Djokovic e Nadal e custodi di una tradizione che dovrà continuare per almeno un decennio.
Sinner ha sperato di poter salire un ulteriore gradino, agguantando la posizione numero 2 del ranking ma si è dovuto accontentare di bissare il risultato dello scorso anno. Out sempre in semifinale, sempre per mano di Carlitos Alcaraz, ma questa volta strappandogli almeno un set. Un aspetto positivo da cui ripartire in vista di Miami, secondo Master 1000 di questa stagione 2024. Prima di concentrarsi sulla terra rossa c’è da difendere la finale ottenuta nel 2023.
Sinner deve stare attento ai punti in classifica da difendere a Miami, visto che con la finale giocata e persa contro Medvedev 12 mesi fa aveva un bottino di 600 punti. Alcaraz, che venne sconfitto proprio dall’azzurro in semifinale, ha dalla sua parte “solo” 360 punti e quindi diventa molto pericoloso in chiave allungo. La piazza d’onore è già sua e lo sguardo è rivolto alla prima posizione occupata da Djokovic, che non sarà presente a Miami.
Per quanto riguarda Sinner c’è anche da osservare da vicino il percorso che farà Medvedev, visto che grazie alla finale di Indian Wells ora si è avvicinato a 545 punti. Per essere non solo sicuro di mantenere il terzo posto ma di attaccare il secondo, Jannik dovrebbe vincere a Key Biscayne, dando un’altra prova di grandissima forza e talento, contro avversari che sembrano più agguerriti che mai. La cosa certa è che i problemini fisici accusati contro Alcaraz pochi giorni fa sono solo un lontano ricordo e gli permetteranno di giocare al meglio delle sue possibilità.
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