La decisione ufficiale e severissima della Federcalcio è una mazzata per tre storici club italiani. Ora le cose per loro si fanno durissime.
Fare calcio ed imprenditoria è qualcosa di assolutamente appassionante per quei manager che decidono di investire in questo sport. Ma allo stesso tempo è un impegno serio, peculiare, che deve essere portato avanti con serietà, soprattutto per non tradire la fiducia dei propri tifosi.
Ultimamente nel calcio italiano sono tante le proprietà straniere che hanno acquisito le quote di maggioranza di un singolo club, facendo diventare la Serie A (e non solo) un torneo di calcio più volto verso l’estero. Ma ciò non cambia le cose: per gestire una società calcistica serve serietà e rispetto delle regole.
Lo sanno bene i presidenti di tre storici club italiani, finiti tutti sotto la lente di ingrandimento della FIGC. La Federazione italiana infatti sta utilizzando il pugno duro verso questi ultimi, per via di inadempienze ed errori grossolani, che rischiano di macchiare il cammino sportivo delle rispettive squadre per motivi che c’entrano ben poco con le questioni di campo.
I tre club in questione sono l’Alessandria, il Brindisi e la SPAL, ovvero tutte squadre che militano nell’attuale campionato di Serie C. Tre piazze dove si respira calcio a 360 gradi, in particolare nell’ambiente ferrarese, vista anche la recente partecipazione alla massima serie datata, come ultimo anno, 2020.
Questi tre club hanno qualcosa di spiacevole in comune: sono stati tutti deferiti ufficialmente dalla FIGC, o meglio dal Tribunale Federale Nazionale–Sezione Disciplinare in seguito alle valutazioni e le indicazioni della Covisoc. In pratica le tre società hanno avuto evidenti e concrete inadempienze nei versamenti Irpef, negli emolumenti e nel mancato deposito di documentazione alla stessa Covisoc.
Problemi dunque economico-giuridici che hanno già portato a questa conseguenza. Deferimento, dunque avvertimento serio e sanatorio, per Alessandria, Brindisi e SPAL, che con un’altra inadempienza del genere rischierebbero seri provvedimenti anche in ambito sportivo e non solo pecuniario.
Oltre alle società in sé sono stati deferiti anche i rappresentanti Andrea Molinaro (Alessandria), Mariachiara Rispoli (Brindisi) e Joseph Tacopina (Spal). La questione legata al mancato versamento nei tempi prestabiliti di tasse e stipendi è molto d’attualità nel calcio italiano, non solo per i club delle serie inferiori. Sono all’ordine del giorno le penalità inflitte in classifica ai club con la recidiva in questo scomodo ambito.
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