La nuova bomba ‘Corona’: altra rivelazione inaspettata

Il noto fotografo è sulle prime pagine dei giornali quali accusatore di alcuni calciatori, rei di scommettere illegalmente. I fatti.

Dal 23 settembre scorso, Fabrizio Corona è tornato definitivamente un uomo libero. Sono passati infatti 10 anni da quando, tra carcere, permessi e domiciliari, il nostro è stato condannato per aver utilizzato alcune foto per “ricattare” i propri clienti. Classe 1974, l’imprenditore di fatto non si è mai sottratto alle telecamere, per indole il low profile proprio non gli appartiene. A farlo tornare prepotentemente in corsa, prima una serie di interviste ad personam, tra tutte quella a “Belve”, ospite di Francesca Fagnani.

Annuncio live: "Ecco chi è Corona"
Fabrizio Corona (Ansa) – tshot.it

Ma a dargli nuovamente la massima notorietà, le sue dichiarazioni su alcuni calciatori, nel mirino della giustizia, sportiva e penale, per aver scommesso su piattaforme illegali. A prescindere dal device utilizzato, come noto, gli sportivi professionisti non possono scommettere sulla propria disciplina. Corona, oltre ai tre indagati della Procura di Torino, Nicolò Fagioli, Alessandro Tonali e Nicolò Zaniolo, ha fatto il nome di altri giocatori, al momento non iscritti nel registro degli indagati.

Quello che una volta era uno stretto amico di Lele Mora, ha fatto anche i nomi di Nicola Zalewski, Stepahn El Shaarawy, tesserati della Roma, oltre al difensore della Lazio, Nicolò Casale. Considerato che gli ultimi due profili sono stati pronunciati a “Striscia la Notizia”, i legali dell’esterno e del difensore, hanno sporto querela per calunnia e/o diffamazione, sia contro Corona, sia contro il programma e l’editore del format.

Marco Baldini: “Senza Corona siete certi non avrebbero insabbiato?”

Sulle scommesse la giustizia sportiva ha già emesso un primo verdetto. Nicolò Fagioli ha patteggiato sette mesi di assenze dal campo, lo juventino ha anche presentato un certificato medico attestante la sua ludopatia. Documentazione prodotta anche dall’ex centrocampista del Milan, Alessandro Tonali, ora in forza al Newcastle, al lavoro anch’egli per un’intesa con la giustizia sportiva. Sulla dipendenza dalle scommesse e dal gioco d’azzardo, ai microfoni di A gol di Tacco, in onda su TvPlay, è intervenuto Marco Baldini.

Fabrizio Corona, nuove rivelazioni
Rosario Fiorello e Marco Baldini (Ansa) – tshot.it

“Il lato positivo che vedo è che finalmente si dà il giusto peso alla ludopatia. Quando sono uscito fuori io mi hanno dato del vizioso, di quello che non voleva lavorare, fancazzista, mi hanno detto di tutto!”, ha ricordato l’autore, vittima anche lui del gioco. “Se a 11 anni giocava le partite, cosa che ho letto di Fagioli, non è che uno può essere vizioso. Si dovrebbe chiamare ‘azzardopatia’ ” , ha aggiunto l’ex braccio destro di Fiorello.

Il noto conduttore, da decenni nel mondo dello star system, conosce bene Corona. “Se non partiva non veniva fuori tutto sto casino.”, spiega ancora lo speaker che insieme al fotografo ha partecipato anche ad un reality. Baldini usa belle parole per Corona, aggiungendo però che “se fiuta l’affare, lo scoop va a dritto. Chi vi dice che senza di lui non si sarebbe insabbiato tutto?”, sottolinea ancora.

Baldini prima esclude che i calciatori abbiano puntato per alterare il risultato delle gare, poi ricorda che chi dipende dal gioco finisce in mano a gente poco raccomandabile. “Chi ha dipendenza da gioco d’azzardo ha a che fare con usurai o chi dà il gioco in canali illegali, che magari all’inizio non vuole i soldi e poi lo chiede con interessi. Ti fa giocare per una settimana. La malavita intinge il pane dove c’è una debolezza”, conclude Baldini.

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