Le palline perse durante una vita sportivo-golfistica sono tante, tantissime. A secchiate si potrebbe dire. Tutte queste palline vengono poi ritrovate da altri giocatori o dai green keeper, altre andranno perdute per sempre. Ma le palline vecchie, quelle pensionabili, si buttano e basta. Almeno, finora.
Basti pensare che tutte le palline che hanno esaurito la loro vita “agonistica” o di campo pratica, finiscono nel cestino e sono dure a morire. Inquinano. Per questo sarebbe utilissimo creare una pallina riciclabile e più facilmente smaltibile. Dalla Tahilandia arriva una pallina eco compatibile che alza notevolmente la percentuale di prodotto riciclabile. Ora è al 20%, solo l’involucro esterno, mentre l’interno è inutilizzabile.
Il nucleo principale della pallina tahilandese è in termoplastica per essere perfettamente riutilizzabile senza perdere in prestazioni come precisione e lunghezza durante il volo rispetto alle palline attuali.
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