Torno a parlarvi di una componente mentale del gioco del golf: la routine. Trovo che sia molto importante, a tutti i livelli, vediamo quali sono i punti essenziali e come potrebbero aiutare il vostro rendimento ed il vostro gioco.
Con il termine routine nel golf si intende l’insieme delle azioni e dei pensieri che precedono l’esecuzione del colpo. E’ molto facile osservare i giocatori dei tour e notare che eseguono sempre gli stessi gesti prima di eseguire un colpo.
A volte si vede anche che se disturbati re-iniziano tutto da capo, in alcuni casi addirittura rimettendo in sacca il bastone.
La routine è molto soggettiva, è infatti possibile personalizzarla al fine di adattarsi al proprio gioco o stato di forma. Si può utilizzare per ricordare 1-2 punti fondamentali dello swing, ciò è molto utile nel caso di debbano ancora assimilare per bene alcuni passaggi del movimento.
Dal punto di vista mentale la routine ha uno scopo molto importante, serve per togliere enfasi dall’esecuzione in sè dello swing, potreste appunto fare in modo che lo swing vero e proprio sia solo un passaggio della routine, abbassandone quindi l’importanza e di conseguenza la carica emotiva associata.
Nella routine trovano spazio pensieri positivi e di visualizzazione, fondamentali come scrivevo in questo articolo.
Quindi in pratica cosa dovrebbe succedere? Come affrontare ogni colpo? Vediamolo in questi 3 passaggi:
Un buon giocatore di golf non perde tempo, nonostante tutti i passaggi descritti sopra, infatti sono aspetti che dovrebbero trovare posto nel vostro allenamento al pari di altri. La routine dovrebbe essere lunga sempre nello stesso modo, dovrebbe durare sempre la stessa quantità di secondi (pochi, mi raccomando).
Ad esempio un buon mezzo per risparmiare tempo è procedere con analisi e progettazione mentre giocano i vostri compagni di gioco ed iniziare la routine quando effettivamente tocca a voi.
Si può ipotizzare che esistano più routine per ogni giocatore, io ad esempio ne ho 3 diverse, 1 per tutti i colpi pieni o di almeno 60-70 metri, 1 per gli approcci e le uscite dal bunker ed 1 per i putts.
Sono il frutto di allenamenti e posso dirvi che ne ho cambiate molte nel corso degli anni in funzione del momento e delle caratteristiche del mio gioco.
Per aiutarvi a capire ancora meglio provate ad osservare con attenzione la prossima volta che vi capita di vedere una gara di golf in tv, potreste per esempio accorgervi che Jimenez fa sempre quelle prove di swing continuando il movimento per più volte, oppure vedere che Edoardo Molinari fa un gesto con la mano sinistra adressandosi sulla palla e così via.
Attenzione non sono da imitare per forza di cose nei singoli gesti, ma sono da imitare per quanto riguarda la costanza e la ripetitività con la quale eseguono tali gesti.
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